Domanda di ammissione tardiva al passivoInquadramentoÈ tardiva la domanda di credito presentata meno di trenta giorni prima della data della udienza di verifica del passivo ed entro un anno dal deposito del decreto che dichiara esecutivo lo stato passivo (ovvero fino a diciotto mesi dopo il deposito medesimo, ma soltanto ove così disposto nella sentenza dichiarativa di fallimento); termine questo oltre il quale è precluso il diritto di istanza di insinuazione al passivo, salvo che non sia dimostrata la non imputabilità della causa del ritardo all'istante e sempre che (naturalmente) non abbiano già avuto luogo tutte le ripartizioni dell'attivo fallimentare. Il contenuto della domanda tardiva di ammissione al passivo sembra essere quello stesso di quella tempestiva, posto che il secondo comma dell'art. 101 l.fall. richiama il precedente art. 93 ove, tra l'altro, è prescritta l'esposizione minima dovuta. FormulaTRIBUNALE DI ...Fallimento: n..../____di___ Giudice delegato: Dott.... Curatore: Dott..../ Avv.____ Udienza esame stato passivo:... DOMANDA TARDIVA DI AMMISSIONE ALLO STATO PASSIVO EX ART. 101, COMMA 1, L.FALL. *** La Società ..., P.I. e C.F. n. ..., con sede in ..., via ..., n. ..., iscritta nel Registro delle Imprese di ..., con n. REA ..., in persona del legale rapp.te p.t. ..., elettivamente domiciliata in ..., via ..., n. ..., presso lo studio dell'Avv. ..., C.F. ..., PEC (indirizzo di posta elettronica certificata comunicato al proprio Ordine) ...@ ..., fax n. ..., che la rappresenta e difende come da procura in calce al presente atto (oppure a margine del presente atto) PREMESSO CHE — l'istante è creditrice nei confronti della società ..., dichiarata fallita con sentenza in data ..., per la complessiva somma di euro ..., di cui euro ... a titolo di interessi di mora maturati dal ... (data di messa in mora, all. ...) sino alla data di dichiarazione di fallimento ____; — detto credito, precedente alla data di dichiarazione di fallimento (all. ...), ha la sua fonte in ... ed è provato nella sua esistenza nonché nel suo ammontare mediante ... (all. _____); (esporre in merito ai fatti ed agli elementi di diritto che costituiscono le ragioni della domanda di credito, fornendo puntuale prova degli assunti) — la presente domanda è ammissibile in quanto presentata, secondo il disposto dell'art. 101 l.fall., entro il termine dell'anno dal deposito del decreto di esecutività dello stato passivo, avutosi in data ... Tutto ciò premesso, la Società ..., in persona del legale rapp.te p. t., come in epigrafe rappresentata, difesa ed elettivamente domiciliata, CHIEDE che l'Ill.mo Giudice delegato, previa fissazione della udienza di esame delle istanze tardive, disponga l'ammissione allo stato passivo del Fallimento in epigrafe, del suddetto credito nella complessiva misura di euro ..., da collocarsi in chirografo, di cui Euro ... per capitale ed Euro ... a titolo di interessi moratori quantificati, come da prospetto allegato, sino alla data di dichiarazione di fallimento. Luogo e data ... Firma Avv. ... (allegare i documenti richiamati nel ricorso e dimostrativi del diritto dell'istante) PROCURA ALLE LITI (se non apposta a margine) CommentoCausa di ritardo non imputabile all'istante potrebbe essere la mancata ricezione della comunicazione ex art. 92 l.fall. su esistenza, modalità di svolgimento e termini della fase procedimentale della verifica del passivo; tuttavia, in senso opposto potrebbe rilevare l'eventuale dimostrazione, da parte del curatore fallimentare, della conoscenza di tali informazioni acquisita aliunde da parte dell'istante. Ove comunque detta comunicazione sia mancata, pare conveniente comprendere nella domanda tardiva anche l'istanza, ex art. 112 l.fall., di prelievo delle quote di ripartizioni già effettuate che sarebbero spettate all'istante in ipotesi di tempestivo deposito della domanda di insinuazione al passivo. Si evidenzia infine, che la domanda tardiva non può supplire alla mancata opposizione allo stato passivo, trattandosi di procedimenti tra loro certamente diversi sia per scopo, sia per natura giuridica; ne discende che la domanda tardiva può avere ad oggetto solo crediti diversi per petitum e/o causa petendi, rispetto a quelli già fatti valere con domanda tempestiva. |