Domanda di ammissione al passivo per credito da lavoro dipendenteInquadramentoGli articoli da 92 a 103 della legge fallimentare disciplinano la fase verifica del passivo, la quale consiste nell'attività svolta dal Curatore e dal Giudice delegato di accertamento dei crediti verso l'impresa fallita, con conseguente censimento dei creditori. Nella sentenza dichiarativa di fallimento il Tribunale fissa l'udienza per l'esame dello stato passivo delle domande tempestive ed indica il termine entro il quale le domande devono essere presentate; il curatore dovrà avvisare - secondo quanto disposto dall'art. 92 l.fall. - i creditori e gli altri interessati della possibilità di partecipare al concorso . La domanda di ammissione al passivo di un credito, di restituzione o rivendicazione di beni mobili e immobili, deve essere proposta con ricorso da trasmettere all'indirizzo di posta elettronica certificata della procedura almeno trenta giorni prima dell'udienza fissata per l'esame dello stato passivo; al ricorso devono allegati i documenti probatori del diritto del creditore ovvero del diritto del terzo che chiede la restituzione o rivendica del bene (art. 93 l.fall.). Il Curatore procede all'esame delle domande di ammissione predisponendo un progetto di stato passivo contenente le proprie valutazioni rispetto a ciascuna domanda; detto progetto deve essere depositato in cancelleria almeno quindici giorni prima dell'udienza fissata per l'esame delle domande davanti al giudice delegato. Il Curatore dovrà informare i creditori in merito al deposito del progetto di stato passivo affinchè, in caso di proposta del curatore medesimo parzialmente o totalmente contestata, possano presentare osservazioni e depositare documenti integrativi alla domanda fino a cinque giorni prima della udienza. In essa, il giudice delegato, valutata la proposta del curatore, deciderà su ciascuna domanda di ammissione. Concluso l'esame dello stato passivo ed emesso il provvedimento del giudice che ne dichiara l'esecutività, il curatore dovrà immediatamente darne comunicazione a tutti coloro che hanno presentato domanda ai sensi dell'art. 93 l.fall., informandoli della possibilità, in caso di reiezione, anche parziale, della domanda, di proporre opposizione (art. 97 l. fall.). Nell'ipotesi in cui, per insussistenza di attivo, non potrà essere soddisfatto alcun creditore concorsuale, il legislatore, al fine di evitare la prosecuzione di una procedura fallimentare senza alcuna prospettiva liquidatoria, ha previsto anche la possibilità che l'accertamento del passivo non abbia luogo (art. 102 l.fall.). FormulaTRIBUNALE DI ... Fallimento: n. ... /......di ...... Giudice delegato: Dott.... Curatore: Dott. ... / Avv....... Udienza esame stato passivo:... DOMANDA DI AMMISSIONE ALLO STATO PASSIVO [CREDITO DA LAVORO DIPENDENTE] Il Sig ..., nato a ..., il ..., residente in ..., C.F. ..., rappresentato e difeso dall'Avv. ..., PEC ..., con studio in ..., presso il cui indirizzo - anche PEC - elegge domicilio, giusta procura in calce al presente atto PREMESSO CHE — in data ..., il ricorrente è stato assunto dalla società ... con contratto in pari data [all. ...] e qualifica di ... per mansioni di ...; lo stesso veniva inquadrato al livello ... del contratto collettivo ... [all. ...]; — con raccomandata del ..., ricevuta il ... [all. ...], la società datrice di lavoro comunicava il licenziamento al dipendente ..., odierno istante. La stessa qualificava il licenziamento per ‘giustificato motivo', a seguito di “soppressione della posizione di lavoro”; — durante l'intero periodo lavorativo, il ricorrente ... ha percepito soltanto le retribuzioni di ... [all. 3, 4 e 5], per un totale di Euro ... Null'altro è stato mai erogato al ricorrente, né a titolo di arretrati, né di indennità di preavviso, né di festività non godute, né di tredicesima mensilità, né di quattordicesima mensilità, né di T.F.R.; — con lettera racc. a.r. del ..., ricevuta il ... [all. ...], il ricorrente chiedeva all'ex datrice di lavoro le retribuzioni arretrate relative ai mesi di ..., tredicesima e quattordicesima mensilità per gli anni ..., TFR, indennità da festività non godute, le mensilità ...; — a tale intimazione, la società, riconoscendosi debitrice, informalmente manifestava le proprie difficoltà economiche, invitando l'istante a pazientare, per consentire all'azienda di poter predisporre il proprio riassetto finanziario. Ma ai labili contatti telefonici, la società non ha più fatto alcun seguito; —pertanto alla data di dichiarazione di fallimento, il ricorrente è creditore della società, in via privilegiata ex art. art. 2751 bis n. 1 c.c., per gli importi che seguono, al lordo delle ritenute fiscali ed al netto delle ritenute previdenziali. Tutto ciò premesso il ricorrente, come sopra rappresentato, difeso ed elettivamente domiciliato, CHIEDE che sia ammesso allo stato passivo del Fallimento n. .../ ... di ..., il suo complessivo credito come da importi e diritto di prelazione che seguono: (i) Euro ... a titolo di retribuzioni non corrisposte per le mensilità di ..., calcolate al netto delle ritenute previdenziali e al lordo di quelle fiscali, con collocazione in privilegio ex art. 2751 bis n. 1 c.c.; (ii) Euro ... a titolo di indennità per mancato preavviso, con collocazione in privilegio ex art. 2751 bis n. 1 c.c.; (iii) Euro ... a titolo di indennità di fine rapporto, con collocazione in privilegio ex art. 2751 bis n. 1 c.c., il tutto oltre a rivalutazione monetaria sino al decreto di esecutività dello stato passivo ed interessi legali sino alla data di deposito del progetto di riparto in cui il credito sarà, anche solo in parte, soddisfatto. Luogo e data ... Firma Avv. ... Si allegano: 1) prospetto esplicativo relativo ai calcoli effettuati; 2) copia del contratto di assunzione; 3) buste paga ed ultimo modello CUD; 4) lettera licenziamento; 5) estratto contratto collettivo ... CommentoNella domanda di ammissione al passivo di crediti da lavoro dipendente è opportuno specificare le singole voci di pretesa pecuniaria distinguendo soprattutto TFR e crediti sorti per mancato pagamento di retribuzioni; con precisazione, rispetto a questi ultimi, della eventuale circostanza che si tratti delle ultime tre mensilità rispetto alla cessazione del rapporto di lavoro (al fine della verifica circa la sussistenza dei presupposti per l'anticipo di esse da parte del Fondo di garanzia dell'I.N.P.S. secondo la disciplina di cui al d.lgs. n. 80/1992). Potranno altresì essere convenientemente distinte pretese da indennità di mancato preavviso, ferie non godute ecc. Gli importi vanno sempre richiesti al lordo delle ritenute fiscali e al netto di quelle previdenziali. È consigliabile che l'elaborato tecnico-contabile contenente tutte le voci di credito maturate ed i relativi accessori sia steso da un consulente del lavoro, apparendo in tal caso meno probabile una significativa contestazione in punto di entità della pretesa pecuniaria avanzata, stante la specifica competenza in materia di colui che ha proceduto alla quantificazione e quindi l'ipotetica credibilità della medesima. |