Programma di liquidazione avente ad oggetto, tra l'altro, la vendita dell'azienda ex art. 104-ter l.fall.

Giuseppina Ivone

Inquadramento

Il programma di liquidazione rappresenta una novità assoluta della riforma della legge fallimentare attuata tra il 2005-2007 tesa a semplificare e razionalizzare la fase di liquidazione dell'attivo. Aggiunge la relazione illustrativa al d.lgs. n. 5/2006 che a seguito della redazione di tale programma e a differenza di quanto accadeva nel vigore della vecchia legge, il curatore può procedere alla liquidazione dell'attivo più speditamente, e comunque indipendentemente dall' approvazione dello stato passivo.

La novità non può dirsi, a rigore, assoluta. Programmi di cessione dei complessi aziendali o di ristrutturazione economica e finanziaria sono già previsti (in alternativa tra loro) dall'art. 54 d.lgs. n. 170/1999 e - il secondo - anche dall'art. 4 d.l. n. 347/2003, conv., con modif., in l. n. 39/2004. La differenza tra questi e il programma di liquidazione è che i primi concernono o il superamento della crisi oppure la cessione dei complessi aziendali, e non - immediatamente - la liquidazione in senso proprio e stretto dei beni e delle attività; invece nella legge fallimentare il programma è espressamente definito di liquidazione. Leggendo la rubrica dell'art. 104 ter sembrerebbe che oggetto del programma sia esclusivamente la liquidazione delle poste attive del patrimonio del fallito. In realtà, nel programma il curatore deve specificare, tra l'altro, le azioni che intende promuovere (per il risarcimento danni, il recupero crediti e la revocatoria di atti); dunque il programma è anche liquidatorio, ma non solo: essendo anche recuperatorio. Nondimeno, gli atti gestori in senso stretto, e cioè gli atti di esercizio dell'impresa - come l'esercizio provvisorio o l'affitto - sono qui condotti in via strumentale, in quanto sono comunque finalizzati alla liquidazione. In tal senso, si apprezza certamente una novità. Precisa la legge: per sopravvenute esigenze il curatore può predisporre un supplemento del programma di liquidazione (art. 104 ter, comma 5). In realtà in alcuni casi, come in quello delle vendite, il curatore deve procedere necessariamente secondo la modalità del supplemento del programma: soltanto in sede di approvazione del programma, infatti, è previsto un controllo sulle decisioni assunte dal curatore, che altrimenti proprio su un delicato aspetto gestorio si determinerebbe autonomamente, assumendo per intero il governo della procedura (cfr. art. 107, comma 1).

Formula

TRIBUNALE DI ...

SEZ. FALL. ...

Giudice delegato ...

Curatore ...

PROGRAMMA DI LIQUIDAZIONE EX ART. 104 L.FALL.

I. PREMESSA DI METODO

Con sentenza depositata in data ... il Tribunale di ... ha dichiarato il fallimento della Società ...

A seguito dell'istanza per l'autorizzazione alla continuazione temporanea dell'esercizio dell'impresa ai sensi dell'art. 104, comma 2, l.fall., depositata dalla curatela in data ..., il Giudice delegato, previa acquisizione del parere favorevole reso in pari data dal Comitato dei Creditori nominato in via provvisoria, con provvedimento del ... ha autorizzato il curatore a proseguire l'attività di impresa sino al ... Termine successivamente prorogato, su istanza del curatore, al ...

Il fatto che la procedura fallimentare si sia sostanzialmente avviata con l'esercizio provvisorio dell'impresa ha determinato che le energie degli organi della procedura e l'attenzione gestoria dei curatori, siano state assorbite da un'attività grandemente diversa dalla preparazione della liquidazione, consistente essa attività, invece, nell'esercizio dell'impresa.

La curatela, infatti, ha svolto complesse attività prevalentemente orientate alla cura degli incombenti propri dell'esercizio provvisorio d'impresa e alla riorganizzazione dell'attività aziendale, in vista di un celere ritorno a condizioni di piena efficienza produttiva. Tale complessa attività risponde massimamente a esigenze di conservazione del valore aziendale.

[Illustrare le attività in sintesi svolte per portare l'azienda alla operatività].

Tale circostanza, costituente un vincolo operativo assai stringente, è da sola sufficiente a spiegare le ragioni per le quali l'esponente curatore ha inteso graduare i propri impegni sulla base di un piano di attività volto a privilegiare, dapprima, le esigenze della continuità aziendale ed a programmare per una fase successiva la verifica della documentazione contabile e societaria, finalizzata ad alcuni accertamenti ulteriori, quali ad esempio: (i) verifica della sussistenza di eventuali responsabilità del fallito e/o di terzi; (ii) accertamento o comunque individuazione dei presupposti di proponibilità di azioni in senso lato ricostruttive del patrimonio fallimentare.

Su queste premesse, si presenta un programma di liquidazione incentrato sulla cessione del complesso aziendale in attività, riservando ad un successivo supplemento .

2. LA CESSIONE DEL COMPLESSO AZIENDALE

Le attività preparatorie poste in essere dalla curatela

Il Giudice delegato ha disposto l'apertura dell'esercizio provvisorio al fine di evitare l'azzeramento di valore dell'azienda conseguente alla sua cessazione e conservare intatta, per conseguenza, la garanzia patrimoniale e dunque la concreta speranza per i creditori concorsuali di un pagamento anche parziale del credito. Nel corso di questi mesi, la curatela ha quindi proseguito l'attività di impresa e reso puntuali informative agli organi di procedura in ordine alla gestione dell'attività.

Oggetto della procedura competitiva

La procedura competitiva ha ad oggetto l'azienda ... sita in ..., esercente attività di ...

Costituisce parte integrante dell'azienda il complesso immobiliare all'interno del quale viene svolta l'attività ..., che si estende per una superficie complessiva di circa ... mq con destinazione catastale a ... Sono compresi tra i beni costituenti il complesso aziendale i rapporti di lavoro in essere con i dipendenti impiegati presso l'azienda, le autorizzazioni e le licenze esistenti, le attrezzature, tutti i rapporti contrattuali in essere, nonché l'avviamento aziendale.

In ogni caso, la perimetrazione del complesso aziendale da esitare risulta meglio definita nel disciplinare di gara allegato al presente programma.

La vendita dell'azienda avverrà al prezzo base d'asta stabilito nella perizia (pari ad euro ...) secondo modalità e criteri meglio dettagliati nell'elaborato che si allega e che forma parte integrante del presente programma.

Modalità di gara utili a favorire il massimo livello di competitività

Il programma prevede che la gara per la vendita sia organizzata secondo queste modalità di massima

[modello di vendita senza incanto]:

— lo schema procedurale di riferimento è quello della vendita senza incanto da svolgersi davanti a notaio delegato dalla procedura;

— per partecipare si richiede il deposito nel termine stabilito nel bando di un'offerta segreta irrevocabile di acquisto la quale deve essere contenuta in busta chiusa indirizzata con le seguenti parole “Offerta di partecipazione a gara per la vendita dell'azienda ...”;

— per essere presa in considerazione l'offerta deve essere: 1) presentata nei termini; 2) essere conforme alle condizioni indicate nel disciplinare di gara; 3) essere dichiarata irrevocabile;

— il giorno stabilito per la gara il notaio delegato procederà ad aprire tutte le buste pervenute e dichiarerà quale sia l'offerta di maggior importo sulla vendita invitando i presenti alla presentazione di offerte palesi in aumento; la misura minima del rilancio sarà stabilita nel disciplinare.

Interesse dei creditori concorsuali è che la procedura di vendita esalti massimamente la competizione tra gli interessati stimolando l'affermazione dell'offerta maggiormente vantaggiosa per i creditori.

Condizione essenziale per l'esaltazione della competitività è il prezzo base della vendita. Poiché il prezzo per la gara è un prezzo di base e poiché la base medesima è base di rilancio, il prezzo stabilito non deve coincidere con un'ottimistica previsione del valore di mercato, ma al contrario deve consistere in una sua previsione assolutamente realistica del valore di mercato. Tecnicamente, infatti, si è in presenza di un invito ad offrire, ma perché sia accolto l'invito deve risultare allettante e non disincentivante. Ciò che interessa, in definitiva, è di stimolare la partecipazione. Essa sarà maggiormente stimolata da valori che gli interessati giudicheranno molto convenienti. La finale convenienza dei creditori, assicurata dalla ricca partecipazione alla gara che il contenuto prezzo di base consente, è poi nel prezzo finale di aggiudicazione, ossia nella cifra risultante non all'inizio ma alla fine della gara e determinato dalla ricchezza e dall'effervescenza della gara medesima (invece la preoccupazione di non fissare un prezzo di base eccessivamente contenuto sorge in casi, diversi da quello che ci occupa, in cui sussistono gravi condizionamenti economici, politici e sociali, alla più diffusa partecipazione alla gara).

Ecco allora che i descritti accorgimenti, unitamente alle ordinarie clausole di dettaglio che caratterizzano lo schema della vendita senza incanto (inammissibilità di offerte tardive e irrevocabilità dell'offerta segreta presentata) sono particolarmente efficaci a consentire la partecipazione di ogni reale interessato alla procedura di vendita.

Inoltre, circa il livello di competitività lo stesso è assicurato dalla regola per cui se è presentata più di un'offerta, si apre immediatamente la gara sulla offerta più alta, secondo il rilancio minimo stabilito nel disciplinare.

Gli adempimenti pubblicitari

Per quanto concerne infine la pubblicità delle gare quale preciso obbligo di legge degli organi della procedura, e anche insostituibile fattore di competitività delle procedure di gara stesse, deve osservarsi quanto segue.

Al fine di assicurare informazione e trasparenza, sempre nel superiore interesse dei creditori, la pubblicità dei termini e delle condizioni per partecipare alla procedura competitiva sarà effettuata mediante pubblicazione di un avviso di vendita per una volta sul quotidiano nazionale “ ...” e per due volte sull'Edizione Regionale de “ ...”. L'Avviso sarà pubblicato continuativamente sul sito internet www.astegiudiziarie.it” nonché sul sito internet ... nei 45 (quarantacinque) giorni antecedenti ogni esperimento d'asta. Il curatore si riserva di avvalersi, ove ritenuto, anche di altri veicoli pubblicitari.

Al fine di consentire ai soggetti interessati di acquisire più dettagliate informazioni sull'Azienda, verrà allestita, con decorrenza almeno dal quarantacinquesimo giorno antecedente l'esperimento d'asta, una data room virtuale, accedendo alla quale si potranno visionare i documenti di cui all'Elenco Documenti contenuti nella data room virtuale - sezione riservata. Tra la data della pubblicità della gara e la data di svolgimento della prima gara si ritiene sufficiente un periodo, come sopra anticipato, di circa quarantacinque giorni. Infatti, ed in ogni caso, i soggetti maggiormente interessati sono già in possesso di un ampio set di informazioni; moltissimi altri soggetti potranno raggiungere lo stesso livello di informazioni apprendendo della gara dalla pubblicità su base nazionale ed accedendo alla data room.

Nel caso in cui la prima asta andasse deserta la curatela prevede di proseguire la procedura competitiva secondo le modalità sopra descritte fissando le successive date di asta entro un arco temporale di 40 giorni dalla nuova pubblicazione degli avvisi di vendita. Del resto il contenimento dei tempi mentre non pregiudica il diritto ad una compiuta informazione corrisponde intensamente all'interesse dei creditori di non protrarre l'esercizio provvisorio oltre il tempo effettivamente necessario per una conveniente esitazione dell'impresa.

Sul regolamento della procedura competitiva

Circa le modalità della procedura competitiva, queste sono compiutamente descritte nel disciplinare di gara che si allega e che forma parte integrante del presente programma di liquidazione unitamente alla perizia di stima.

3. ALTRE ATTIVITÀ DI LIQUIDAZIONE

I crediti verso terzi

Alla data della dichiarazione di fallimento la Società vantava crediti verso ... pari a Euro ... Tali crediti sono stati integralmente recuperati dalla curatela

oppure.

Tali crediti sono oggetto di recupero da parte del curatore.

Sulla esistenza di proposte di concordato fallimentare

La legge prevede che nel programma di liquidazione il curatore dia altresì atto della esistenza di eventuali proposte di concordato fallimentare.

Nel caso di specie, pur avendo la Società ricevuto generiche manifestazioni di interesse da parte di soggetti terzi interessati ad acquisire la documentazione relativa al fallimento al fine di valutare la presentazione di una domanda di concordato fallimentare, ad oggi nessuna domanda in tal senso stata però depositata.

Sulla possibilità di esercitare azioni risarcitorie o revocatorie.

Rinvio

Dall'analisi condotta dalla curatela sulla base della documentazione e delle informazioni acquisite finalizzate all'individuazione di atti impugnabili ed in genere alla individuazione dei presupposti di azioni risarcitorie e recuperatorie, non sono emersi allo stato elementi di fattispecie per avviare dette azioni. Si formula comunque riserva di supplemento di programma di liquidazione all'esito di una compiuta analisi sulla documentazione.

Sulla inesistenza di beni mobili o mobili registrati

Non vi sono beni mobili o mobili registrati diversi da quelli inclusi nel perimetro dell'azienda oggetto di esitazione sul mercato.

4. SULLA SCELTA DEI PROFESSIONISTI 1

Circa i professionisti scelti per la tutela della procedura ad oggi la curatela ha conferito incarico per la stima del complesso aziendale a professionisti esperti di valutazioni di asset ricompresi in patrimoni fallimentari. Si tratta di ... che vanta una notevole esperienza nel settore di riferimento.

Il presente programma di liquidazione viene sottoposto all'approvazione del Comitato dei creditori ai sensi dell'art. 104 ter l.fall.

Luogo e data ...

[1] Si tratta di contenuto non obbligatorio. Nondimeno anche alla luce della circostanza che il potere di nomina dei professionisti è oggi attribuito al curatore, si evidenzia la opportunità di illustrare nel programma di liquidazione i criteri seguiti nella scelta dei professionisti.

Commento

La formula prevede la redazione di un programma di liquidazione incentrato prevalentemente sulla vendita dell'azienda in esercizio provvisorio; nondimeno essa rispecchia comunque il contenuto minimo obbligatorio previsto dall'art. 104 ter l.fall.

Nel programma deve essere specificata innanzitutto la “possibilità” della cessione unitaria dell'azienda, di singoli rami o di beni o rapporti in blocco. Possibilità concreta, laddove vi sia stata prosecuzione di attività d'impresa da parte del curatore e quindi una preliminare valutazione di opportunità e in sostanza una scelta strategica della procedura: finalizzata alla maggiore “soddisfazione” dei creditori (per dire: al maggiore soddisfacimento dei loro crediti): art. 105, comma 1.

Le condizioni della vendita dell'azienda in blocco o dei singoli cespiti devono essere specificate nel programma di liquidazione dovendo il curatore precisare indicare tempi e modalità della procedura di vendita che intende perseguire sempre nel rispetto dell'art. 107. Nel caso in cui il ritardo sia tuttavia pregiudizievole per i creditori, il curatore può procedere alla liquidazione dei beni, previa autorizzazione del giudice delegato e sentito il parere del comitato dei creditori eventualmente nominato (art. 104 ter, comma 6). Dunque: le modalità prescelte per la vendita non sono fissate nel programma per tutte le vendite. Capiterà che l'urgenza investa la dismissione dell'intera azienda, o di rami, o di beni e rapporti in blocco. Certamente, tali vendite sono maggiormente perseguibili nella immediatezza della dichiarazione di fallimento: prima che tutto quanto afferisce all'attività si arresti, o rischi di arrestarsi.

Nel programma il curatore relazionerà inoltre sulle proposte di concordato fallimentare. La proposta può essere presentata anche prima della dichiarazione di esecutività dello stato passivo, purché il curatore possa redigere un elenco provvisorio dei creditori da sottoporre all'approvazione del giudice delegato (art. 124, comma 1). Dunque, la proposta di concordato, su iniziativa del creditore o del terzo (il fallito, infatti, è a riguardo inibito per il primo semestre dalla dichiarazione di fallimento: sempre art. 124, comma 1) può essere presentata immediatamente all'apertura della procedura. Si comprende agevolmente la ragione della scelta legislativa: il nuovo “concordato” fallimentare è a legittimazione generalizzata (la domanda è rimessa all'iniziativa di qualsiasi interessato); la speranza del legislatore è che si crei un vero e proprio mercato delle aziende in crisi e dichiarate fallite, affinché attraverso la procedura concorsuale queste realtà produttive possano essere ricondotte sul mercato in condizioni meno precarie, se non di rinnovata efficienza. Il proposito presuppone celerità assoluta nell'operazione, giacché l'interesse del mercato si manifesta e permane in modo inversamente proporzionale al tempo trascorso dalla dichiarazione di fallimento, perdendo l'azienda repentinamente, da quella data, potenzialità operativa e dunque appetibilità (si notino infatti gli sforzi spesi per porre rimedio, sotto questo profilo, all'inconveniente: sforzi emblematicamente testimoniati dalla disciplina dell'esercizio provvisorio e dell'affitto di azienda). Nel programma di liquidazione può pertanto accadere che il curatore relazioni su proposte su cui ha già relazionato. E su cui si è per di più espresso con particolare riguardo ai presumibili risultati della liquidazione e dunque sulla scorta delle considerazioni che devono muoverlo nelle scelte da adottare nel programma di liquidazione.

Infine, a norma dell'art. 104 ter, comma 2, c), nel programma il curatore specificherà le azioni risarcitorie recuperatorie o revocatorie che intende esercitare. La decisione sull'avvio di una azione è chiaramente una scelta di opportunità (basti considerare i profili dell'alea del giudizio, dei costi, dei tempi, della solvibilità della controparte). È opportuno che il curatore che prospetta l'azione pur senza entrare nel dettaglio dell'azione giudiziaria, illustri al comitato dei creditori la sussistenza dei presupposti di fattispecie e il grado di rischio ad essa connesso.

Tutto quanto finora esposto concerne il contenuto minimo e inderogabile del programma di liquidazione. In realtà, esso è la sede propria di ogni altra scelta gestoria, tipica o atipica. Un facile riferimento è alle cessioni di crediti e di azioni revocatorie, e all'alternativa a tali attività costituita dal mandato a riscuotere (art. 106 l.fall.). Per essere sottratte alla determinazione solitaria del curatore, tali scelte dovranno essere prospettate nel programma di liquidazione. Infatti, trattandosi di scelte di opportunità, attesa la ragione fondante dell'art. 104 ter (razionalizzazione della liquidazione attraverso scelte di opportunità - condivise dal comitato dei creditori - programmate e coordinate all'obbiettivo), non sembra seriamente discutibile che anch'esse debbano essere previste nel programma predisposto dal curatore. Pertanto, verosimilmente il programma, nella prima versione e a maggior ragione nelle versioni di aggiornamento, si attarderà più in dettaglio rispetto a quanto esige letteralmente la legge sulle attività da compiere. Sopra tutte le attività programmate si dovrà esprimere il comitato dei creditori in sede di approvazione.

Il programma approvato dal comitato dei creditori deve essere comunicato al giudice delegato che autorizza l'esecuzione dei relativi atti. L'eventuale mancato rispetto dei termini indicati nel programma di liquidazione senza l'esistenza di un giustificato motivo comporta la possibilità di revoca del curatore per giusta causa, così come, in presenza di somme disponibili per la ripartizione, comporta revoca del curatore per giusta causa il mancato rispetto dell'art. 110, primo comma, l.fall.

Vuoi leggere tutti i contenuti?

Attiva la prova gratuita per 15 giorni, oppure abbonati subito per poter
continuare a leggere questo e tanti altri articoli.

Sommario