Istanza di vendita dei beni mobili inventariati ad offerte private alla scadenza dell'esercizio provvisorioInquadramentoA norma dell'art. 107, comma 1, l.fall. le vendite in esecuzione del programma di liquidazione devono essere effettuate mediante procedure competitive, pur avvalendosi di soggetti specializzati, sulla base di stime effettuate da operatori esperti, salvo il caso di beni di modesto valore economico. A norma del successivo secondo comma le vendite dei beni sia mobili, che immobili, che registrati, possono essere effettuate secondo le modalità proprie dell'esecuzione forzata. La vendita dei beni mobili inventariati dovrebbe essere una ipotesi residuale, confinata al caso in cui non sia possibile alienare l'intera azienda facente capo al fallito. Così come è previsto per le vendite immobiliari, anche per le vendite dei beni mobili è necessario utilizzare le procedure di tipo competitivo purché idonee ad assicurare la compiuta liquidazione dell'attivo. Per quanto concerne, in particolare, le vendite disposte a trattativa privata, essa è di solito utilizzata per l'alienazione di beni di non rilevante valore, pur se, secondo alcuni interpreti, essa potrebbe essere utilizzata anche per l'alienazione di beni di più rilevante valore economico, specialmente se registrati. Le concrete modalità di svolgimento della vendita a trattativa privata consistono in alcune fasi più o meno necessarie: in primo luogo il curatore deve provvedere a far effettuare la stima dei beni che intende alienare secondo tale modalità; deve, poi, pubblicizzare la relativa vendita e, all'esito della pubblicità e della ricezione delle offerte d'acquisto, provvedere alla individuazione dell'acquirente. L'ipotetico contrasto tra la necessità di ricorrere ad una procedura competitiva, e la possibilità, d'altro canto, di provvedere all'alienazione a trattativa privata, è risolta dalla prassi di alcuni Tribunali con una modalità peculiare. Una volta ricevute le offerte di acquisto del bene - come detto generalmente di modico valore - secondo la trattativa privata, le offerte non vengono vagliate direttamente dal Tribunale ma “girate” all'I.V.G. del luogo per provvedere ad una successiva procedura di tipo competitivo tra le offerte pervenute. In tal modo si ha la possibilità di contemperare entrambe le esigenze sopra descritte. FormulaTRIBUNALE DI .... SEZ. FALL.... Fallimento di .... Giudice delegato .... ISTANZA DI VENDITA Ecc.mo Giudice delegato, il sottoscritto Curatore (Dott., Avv. .... ) del Fallimento indicato in epigrafe, con studio in ...., alla via ...., n. ...., PEC ...., nominato da questo Tribunale con sentenza n. .... depositata il.... ESPONE QUANTO SEGUE - il termine fissato dall'Ill.mo Giudice delegato in relazione alla continuazione temporanea dell'esercizio dell'impresa è scaduto in data....; - di conseguenza è necessario eseguire il programma di liquidazione già approvato dal Comitato dei creditori (all....) e, in particolare, vendere a trattativa privata i beni mobili acquisiti all'attivo fallimentare (allegare verbale inventario) ad un prezzo che non potrà essere inferiore a quello stimato nel verbale allegato. PERTANTO CHIEDE All'Ecc.mo Giudice delegato l'autorizzazione alla vendita dei beni mobili di cui all'allegato inventario 1, nelle modalità previste dal programma di liquidazione, ad un prezzo non inferiore a quello di stima, tramite pubblicità da effettuarsi nelle seguenti modalità.... 2 Luogo e data.... Il Curatore.... Visto della Cancelleria Firma del Cancelliere.... (Segue autorizzazione) [1] L'autorizzazione è data ai sensi degli artt. 104 e 107 l.fall. [2] Il Giudice delegato potrà determinare ulteriori modalità di pubblicità della vendita a trattativa privata oltre a quelle contenute nell'Istanza del Curatore. CommentoAltre procedure di vendita, non a trattativa privata, dei beni mobili inventariati consistono senz'altro nella vendita con incanto e senza incanto, ma è anche possibile che il curatore proceda ad una vendita competitiva in forma più semplice, ad esempio provvedendo ad una gara tra soggetti invitati a presentare offerte. Va segnalato che ai sensi dell'art. 530 c.p.c., comma 6, il Giudice dell'esecuzione stabilisce che il versamento della cauzione, lo svolgimento della gara, nonché il pagamento del prezzo, siano effettuati con modalità telematiche, salvo che le stesse siano pregiudizievoli per i creditori o per lo svolgimento celere della procedura. Ne deriva che per tutti i beni, compresi quelli mobili, la procedura da seguire ordinariamente è quella telematica prevista dalla norma in questione. Ai sensi delle ultime modifiche apportate al settimo comma della disposizione nel 2015, anche per i beni mobili è obbligatoria la pubblicità dell'avviso di vendita sul portale delle vendite telematiche. |