Istanza di autorizzazione al trasferimento del fallito per vendita immobiliare

Cristina Asprella

Inquadramento

Sia prima che in esecuzione del programma di liquidazione, il curatore può procedere alla liquidazione dei beni, previa autorizzazione del giudice delegato. Se lo fa prima dell'approvazione del programma, il curatore, oltre a questa autorizzazione deve anche sentire il comitato dei creditori se già nominato e può essere autorizzato solo se dal ritardo possa derivare pregiudizio all'interesse dei creditori. Invece la liquidazione dei beni in ossequio al programma di liquidazione è la conseguenza naturale dell'approvazione dello stesso. Infatti l'art. 104-ter l.fall. stabilisce che il programma di liquidazione approvato è comunicato al giudice delegato che autorizza l'esecuzione degli atti ad esso conformi.

A norma dell'art. 47 secondo comma, l.fall., la casa di proprietà del fallito, nei limiti in cui è necessaria all'abitazione di lui e della sua famiglia, non può essere distratta da tale utilizzo sino alla liquidazione delle attività e, pertanto, il fallito ha il diritto di rimanervi fino a che, per l'appunto, non si provveda alla vendita immobiliare in esecuzione del programma di liquidazione. In tal caso è possibile per il fallito chiedere l'autorizzazione a trasferirsi in un diverso immobile, che può essere anche di sua proprietà (ad esempio la casa al mare) purché non oggetto di imminente vendita competitiva.

Formula

TRIBUNALE DI....

Giudice delegato: Dott....

Curatore:....

Richiesta di autorizzazione al trasferimento del fallito

* * *

Ill.mo Sig. Giudice delegato,

il sottoscritto Curatore,

PREMESSO CHE

- il fallito risiede in un immobile rientrante nell'attivo fallimentare e ubicato in.... alla via....;

- poiché è stato approvato il programma di liquidazione in data.... si provvederà alla vendita immobiliare in esecuzione del detto programma, vendita che comprenderà l'immobile de quo;

- è di conseguenza necessario che il fallito sia trasferito dal detto immobile al fine di consentirne la vendita;

- il fallito ha proposto con lettera del.... di trasferirsi in un diverso immobile .... (indicare estremi identificativi) per il quale non è prevista l'immediata vendita.

TANTO PREMESSO

CHIEDE

all'Ill.mo Giudice di autorizzare il trasferimento del fallito in ossequio al disposto degli artt. 47 e 104-ter l.fall.

Con osservanza

Il Curatore....

Commento

Si è posto in giurisprudenza, con riferimento alla analoga previsione dell'autorizzazione del debitore (non concorsuale) ai sensi dell'art. 560 c.p.c., un interessante caso, risolto nel senso che i creditori esecutanti non hanno la titolarità di alcun diritto reale sul bene esecutato in forza del quale il debitore sia tenuto a corrispondere un canone in loro favore per poter continuare ad abitare la casa di sua proprietà sino alla vendita e al susseguente rilascio dell'immobile. La giurisprudenza ha affermato che il debitore non autorizzato (o la cui autorizzazione sia stata revocata) non può abitare l'immobile per ragioni inerenti la funzionalità della procedura di vendita, e non che il suo diritto di abitarlo diventi condizionato al pagamento di un corrispettivo; ossia l'eventuale diniego dell'autorizzazione incide unicamente sulla facoltà dominicale di utilizzo del bene immobile e non certo sulla debenza di un corrispettivo, che in nessun caso il proprietario può essere tenuto a pagare a sé stesso, oppure ai creditori (i quali non sono invero titolari come tali di alcun diritto reale sull'immobile che giustifichi la corresponsione di un canone a loro vantaggio); infatti, la posizione soggettiva del debitore esecutato, in quanto sottoposto anch'egli ad una procedura di esecuzione forzata (benché individuale, anziché concorsuale) è assimilabile nell'analoga vicenda abitativa della casa di sua proprietà, a quella del fallito, così come regolata dall'art. 47, comma 2, l.fall., secondo cui il fallito può abitare la sua casa fino alla vendita (cioè fino al decreto di trasferimento, che infatti contiene anche l'ordine di rilascio, come avviene anche per le esecuzioni immobiliari). Si veda in tema Trib. Vicenza 13 marzo 2009.

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