Comunicazione del curatore ai creditori della rinuncia alla acquisizione dell'attivo (previa autorizzazione del comitato dei creditori)

Giuseppina Ivone

Inquadramento

L'ottavo comma dell'art. 104-ter l.fall. prevede che il curatore, previa autorizzazione del comitato dei creditori, possa non acquisire all'attivo ovvero rinunciare alla liquidazione di uno o più beni, se l'attività di liquidazione appaia ictu oculi non conveniente. In questo caso la norma impone una comunicazione del curatore ai creditori che, in deroga alla previsione dell'art. 51 l.fall. (ossia il divieto di azioni esecutive e cautelari individualipossono iniziare azioni esecutive o cautelari sui beni rimessi nella disponibilità del debitore.

Formula

COMUNICAZIONE AI CREDITORI DELLA RINUNCIA ALLA ACQUISIZIONE DELL'ATTIVO

Luogo e data ...

Spett.le (Egr.) ...

(tramite posta elettronica certificata)

Oggetto: Comunicazione relativa alla rinuncia all'acquisizione di attivo ai sensi dell'art. 104-ter comma 7, l.fall.

Egr. Sig.,

il sottoscritto, nella qualità di Curatore del Fallimento n. .../ ____, della Società __________,

COMUNICA

Che, con l'autorizzazione del comitato dei creditori [1] , ha rinunciato alla acquisizione all'attivo fallimentare del bene: ...

Tale acquisizione sarebbe stata manifestamente non conveniente considerata l'analisi costi benefici connessa alla acquisizione del ben, alle operazioni necessarie per organizzare la liquidazione concorsuale dello stesso e ai tempi necessari alla definizione di queste attività.

Deve sull'ultimo punto segnalarsi che il fallimento risulta già pendente da un elevato numero di anni, e precisamente ...; che l'eventuale valore di realizzo, depurato dei costi di liquidazione, non sarebbe di effettivo interesse per i creditori, considerato l'ammontare del passivo pari a ...

Si ricorda che ai sensi dell'art. 104, comma 8, l.fall., ciascun creditore può iniziare azioni esecutive o cautelari sul bene in questione, che è stato rimesso nella disponibilità del debitore.

Distinti saluti

Il Curatore ...

O del giudice delegato qualora manchi la costituzione del Comitato dei creditori.

Commento

Con riferimento alla formula in esame, va precisato che in alcuni casi il programma di liquidazione non è necessario. Ciò accade nelle ipotesi previste dall'art. 102 l.fall., norma che, in caso di previsione di insufficiente realizzo, prevede che il tribunale, con un decreto motivato che deve essere pronunciato prima dell'udienza per l'esame dello stato passivo, su istanza del curatore, corredata da una relazione sulle prospettive di liquidazione e previo parere del Comitato dei Creditori sentito il fallito, dispone di non farsi luogo al procedimento di accertamento del passivo rispetto ai crediti concorsuali laddove risulti che non può essere acquisito attivo da distribuire ai creditori ammessi al passivo, salva la soddisfazione dei crediti prededucibili e delle spese di procedura.

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