Informativa del curatore al giudice delegato sulla sospensione della procedura di vendita fallimentareInquadramentoA norma dell'art. 107, quarto comma, l.fall., il curatore può sospendere la vendita ove pervenga offerta irrevocabile d'acquisto migliorativa per un importo non inferiore al dieci per cento del prezzo offerto. Il quinto comma prevede altresì che degli esiti delle procedure, il curatore informa il giudice delegato ed il comitato dei creditori, depositando in cancelleria la relativa documentazione. Il coordinamento tra le due disposizioni normative induce a ritenere che il potere di sospendere la vendita - che inizia certamente quando il curatore ha selezionato l'acquirente del bene sulla base dell'offerta - non può protrarsi oltre il termine del deposito della relativa documentazione previsto dalla stessa norma, al quinto comma. Da quel momento in poi sarà il solo Giudice delegato a poter sospendere la procedura di vendita fallimentare a norma del successivo art. 108. La norma non specifica le modalità dell'esercizio di tale potere del Curatore; si può senz'altro ritenere che si tratti di un potere del tutto discrezionale, il cui esercizio è possibile indipendentemente dalla tipologia di vendita prescelta per il bene. Nella stessa linea la giurisprudenza di legittimità, secondo cui l'art. 107, quarto comma, l.fall. nello stabilire che il curatore fallimentare «può» e non «deve» sospendere la vendita, ove pervenga offerta irrevocabile d'acquisto migliorativa per un importo non inferiore al dieci per cento del prezzo offerto, gli attribuisce per ciò stesso un potere discrezionale con riguardo alla valutazione dell'effettiva convenienza della sospensione (e del conseguente, necessario, rinnovo della procedura adottata per la liquidazione dei beni), che non si basa su di un mero calcolo matematico, ma ben può sorreggersi sulla considerazione di elementi di natura non strettamente economica (quale, nella specie, l'opportunità di procedere ad una rapida chiusura della procedura fallimentare), con la conseguenza che, ove non appaia fondato su presupposti palesemente errati o su motivazioni manifestamente illogiche o arbitrarie, si sottrae al sindacato giurisdizionale (Cass. VI, n. 5203/2014). FormulaTRIBUNALE DI.... Fallimento di.... (n. ....\....) Giudice delegato: Dott.... INFORMATIVA SULLA SOSPENSIONE DELLA PROCEDURA DI VENDITA FALLIMENTARE *** Ill.mo Giudice delegato, (Egregio Comitato dei Creditori) 1, il sottoscritto (Avv., Dott.) nella qualità di curatore del Fallimento in epigrafe PREMESSO CHE - Il giorno si è provveduto alle operazioni di vendita dell'immobile appartenente alla Società fallita sito in ...., alla via .... (estremi identificativi) in ottemperanza al programma di liquidazione e alla autorizzazione del g.d. (allegare); - l'immobile de quo è stato aggiudicato al Sig.... per un corrispettivo di Euro ....; - tuttavia, il giorno...., il Sig.... ha presentato un'offerta irrevocabile di acquisto del bene immobile già aggiudicato per un corrispettivo di Euro...., pertanto per un importo superiore del 25% rispetto a quello ottenuto all'esito dell'aggiudicazione sopra descritta; peraltro l'offerta irrevocabile è assistita dalle seguenti garanzie (indicare le modalità della cauzione a corredo dell'offerta....); - pertanto in ossequio a quanto previsto dall'art. 107, quarto comma, l.fall., il sottoscritto Curatore ritiene che sia opportuno sospendere la procedura di vendita fallimentare dato che è pervenuta offerta irrevocabile d'acquisto migliorativa per un importo non inferiore al dieci per cento del prezzo offerto. TUTTO QUANTO SOPRA ESPOSTO INFORMA L'Ill.mo Giudice delegato 2 della sospensione della procedura di vendita relativa all'immobile de quo. Luogo e data .... Il Curatore .... (allegare documentazione) [1] [1] Nella formula si è ipotizzato che il Curatore comunichi con due diversi atti la sospensione al g.d. e al Comitato dei Creditori ma l'informativa può ben essere unica, nel qual caso andrà aggiunto come destinatario anche il Comitato dei Creditori. [2] [2] Se l'informativa è inviata congiuntamente al comitato dei creditori inserire anche questo destinatario. CommentoCome visto, l'art. 107 l.fall., al quarto comma, prevede che il curatore possa sospendere la vendita ove pervenga offerta irrevocabile d'acquisto migliorativa per un importo non inferiore al dieci per cento del prezzo offerto. Il potere di sospensione di cui all'art. 107, comma 4, l.fall. vede limitato il proprio ambito di applicazione alle procedure di aggiudicazione di contratti di vendita e non può essere esteso, neanche in via analogica, alle procedure anch'esse competitive per l'aggiudicazione di un contratto di affitto d'azienda, sebbene propedeutico quest'ultimo ad una successiva gara per la vendita di azienda ed anche ove sia prevista la vendita del magazzino che rappresenti un elemento del tutto marginale nell'economia della procedura di gara (in questo senso si veda Trib. Novara 24 ottobre 2014). Peraltro la giurisprudenza di legittimità ha precisato che è ammissibile il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di sospensione della vendita di un compendio immobiliare in sede fallimentare, ancorché disposta dal curatore, ai sensi dell'art. 107, comma 4, l.fall., successivamente confermata dal giudice delegato, in sede di reclamo e, quindi, dal tribunale, in quanto l'attribuzione di tale potere anche al curatore non modifica la natura decisoria e definitiva del provvedimento impugnato (così Cass. I, n. 21645/2011 nonché Cass. n. 19667/2006). Sembra di poter affermare, anche in linea con la giurisprudenza di legittimità citata, che l'eventuale omissione della sospensione da parte del curatore non sia reclamabile ex art. 36 l.fall. ma che possa essere sindacata in via giurisdizionale ove sia fondata su presupposti evidentemente erronei o su motivazioni manifestamente illogiche o arbitrarie (ad es. la citata Cass. n. 5203/2014). |