Verbale di determinazione dell'organo amministrativo alla presentazione della domanda di concordato fallimentare

Vito Amendolagine
Giuseppina Ivone

Inquadramento

La proposta di concordato fallimentare per la società fallita è sottoscritta da coloro che ne hanno la rappresentanza sociale. La proposta e le condizioni del concordato, salva diversa disposizione dell'atto costitutivo o dello statuto, nelle società di persone, sono approvate dai soci che rappresentano la maggioranza assoluta del capitale; nelle società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata, nonché nelle società cooperative, sono deliberate dagli amministratori. In ogni caso, nelle società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata, nonché nelle società cooperative, sono deliberate dagli amministratori la decisione o la deliberazione deve risultare da verbale redatto da notaio ed è depositata ed iscritta nel registro delle imprese a norma dell'art. 2436 c.c. Il notaio che ha verbalizzato la deliberazione di modifica dello statuto, entro trenta giorni, verificato l'adempimento delle condizioni stabilite dalla legge, ne richiede l'iscrizione nel registro delle imprese contestualmente al deposito e allega le eventuali autorizzazioni richieste. L'ufficio del registro delle imprese, verificata la regolarità formale della documentazione, iscrive la delibera nel registro. Se il notaio ritiene non adempiute le condizioni stabilite dalla legge, ne dà comunicazione tempestivamente, e comunque non oltre il termine previsto dal primo comma del presente articolo, agli amministratori. Gli amministratori, nei trenta giorni successivi, possono convocare l'assemblea per gli opportuni provvedimenti oppure ricorrere al tribunale per il provvedimento di cui ai successivi commi; in mancanza la deliberazione è definitivamente inefficace. Il tribunale, verificato l'adempimento delle condizioni richieste dalla legge e sentito il pubblico ministero, ordina l'iscrizione nel registro delle imprese con decreto soggetto a reclamo. La deliberazione non produce effetti se non dopo l'iscrizione. Dopo ogni modifica dello statuto deve esserne depositato nel registro delle imprese il testo integrale nella sua redazione aggiornata.

Formula

VERBALE DI DETERMINAZIONEDELL'ORGANO AMMINISTRATIVO

L'anno ..., il giorno ... del mese di ..., alle ore ..., nel mio studio in ..., alla via ..., n ..., avanti a me ..., notaio in __________, iscritto nel Collegio Notarile del Distretto di ____

Io sottoscritto Dott. ..., Notaio in ... ho ricevuto richiesta - da parte della Società ..., con sede in ..., alla via ..., n ..., capitale sociale euro ..., C.F. e numero ... di iscrizione nel Registro delle Imprese di ..., iscritta al numero ...del Repertorio Economico Amministrativo, partita Iva ..., costituitasi in data ... - di verbalizzazione della deliberazione dell'Amministratore Unico della Società ... avente ad oggetto la presentazione di domanda di concordato fallimentare ai sensi degli art. 124 e ss. l.fall. nell'ambito della procedura di fallimento n ... / ... della società pendente davanti al Tribunale di ...

Io Notaio, constato la presenza di ..., nato a ..., il ..., C.F. ..., domiciliato in ..., alla via ..., n ..., il quale dichiara di essere presente non in proprio ma nella qualità di Amministratore Unico e Rappresentante della Società.

Il Comparente, della cui identità personale, qualifica e poteri io Notaio sono certo, mi chiede di stendere verbale e dare atto della determinazione dell'Amministratore Unico, ai sensi dell'art. 152, comma 2, l. fall., in ordine alla predetta domanda di concordato fallimentare.

L'Amministratore Unico riferisce che la determinazione di presentare proposta di concordato preventivo, a fronte della situazione di crisi economico-finanziaria in cui versa la società, costituisce espressione di sana e prudente gestione d'impresa nonché strumento di tutela dell'interesse dei creditori.

In merito l'Amministratore Unico rappresenta che la Società, attraverso i professionisti incaricati, ha provveduto alla predisposizione del piano di concordato fallimentare alle seguenti condizioni:

1) soddisfazione dei creditori concorsuali, secondo le percentuali ivi indicate;

2) suddivisione dei creditori in classi come segue: ...

L'Amministratore Unico alla luce di quanto esposto

DECIDE

ai sensi degli artt. 124 e 152, comma 2, l. fall., di presentare domanda di concordato fallimentare nell'ambito del Fallimento n. .../ _____ della Società __________ alle condizioni sopra indicate .

(segue informativa e consenso al trattamento dei dati personali)

Il legale rappresentante ...

Il notaio ...

Commento

Il controllo che il notaio verbalizzante la decisione o deliberazione di approvazione della domanda di concordato fallimentare deve effettuare al fine di valutare la sua iscrivibilità nel registro imprese ai sensi e per gli effetti dell'art. 2436 c.c., richiamato dal comma 3 dell'art. 152 l.fall., è di legittimità e non di merito. Il suddetto controllo deve avere ad oggetto l'intero contenuto tipico previsto dalla legge per la specifica decisione verbalizzata, e, quindi, nel caso di concordato fallimentare, è riferito tanto alla domanda quanto alla proposta ed alle condizioni del concordato, in quanto tutti tali elementi devono sussistere nella decisione verbalizzata dal notaio ai sensi dell'art. 152 l.fall. Il notaio dovrà quindi verificare che siano state rispettate le regole di competenza e di formazione della volontà sociale, che siano stati rispettati i limiti temporali di cui all'art. 124, comma 1, l.fall. e che la decisione approvi non solo la domanda ma anche le condizioni del concordato. Si ritiene che sia soddisfatto quest'ultimo requisito quando è precisato, anche solo genericamente, ai sensi e per gli effetti dell'art. 124 l.fall., se il concordato avverrà mediante cessione dei beni, accollo, od altre operazioni straordinarie comunque specificate quali aumenti di capitale; emissione di obbligazioni, altri strumenti finanziari o titoli di debito; costituzione di nuove società con conferimenti di rami di azienda ed attribuzione delle partecipazioni ai creditori, ecc.; con l'intervento di un assuntore; con la suddivisione dei creditori in classi diverse; con soddisfazione non integrale dei creditori muniti di privilegio, pegno o ipoteca.

Il notaio non potrà effettuare alcuna valutazione in ordine alla ricorrenza dello “stato di crisi” all'opportunità e fattibilità del piano; alla consistenza dell'attivo e del passivo ed in genere ogni altra valutazione relativa ad elementi il cui esame è riservato dalla legge all'attestatore, al giudice od ai creditori.

È altresì inibita al notaio qualsiasi valutazione in ordine agli elementi che devono risultare dai documenti e dalla relazione del professionista che accompagneranno la domanda di concordato fallimentare, ancorché indicati nella decisione o deliberazione da lui verbalizzata.

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