Rendiconto della gestione nella procedura di concordato preventivoInquadramentoSe il concordato consiste nella cessione dei beni e non dispone diversamente, il tribunale nomina nel decreto di omologazione uno o più liquidatori e un comitato di tre o cinque creditori per assistere alla liquidazione e determina le altre modalità della liquidazione. Compiuta la liquidazione dell'attivo e prima del riparto finale, nonché in ogni caso in cui cessa dalle funzioni, il liquidatore presenta al giudice delegato l'esposizione analitica delle operazioni contabili e della attività di gestione della procedura. Il giudice ordina il deposito del conto in cancelleria e fissa l'udienza che non può essere tenuta prima che siano decorsi quindici giorni dalla comunicazione del rendiconto a tutti i creditori. Dell'avvenuto deposito e della fissazione dell'udienza il commissario giudiziale dà immediata comunicazione ai creditori ammessi al passivo, a coloro che hanno proposto opposizione, ai creditori in prededuzione non soddisfatti, con posta elettronica certificata, inviando loro copia del rendiconto ed avvisandoli che possono presentare eventuali osservazioni o contestazioni fino a cinque giorni prima dell'udienza con le modalità di cui all'art. 93 l.fall., secondo comma. Se all'udienza stabilita non sorgono contestazioni o su queste viene raggiunto un accordo, il giudice approva il conto con decreto; altrimenti, fissa l'udienza innanzi al collegio che provvede in camera di consiglio. FormulaTRIBUNALE DI ... SEZ. FALL. RENDICONTO DELLA GESTIONE NELLA PROCEDURA DI CONCORDATO PREVENTIVO Ill.mo Sig. Giudice delegato, il Dott ..., con studio in ..., alla via ..., n ..., in qualità di Liquidatore Giudiziale, nominato dal Tribunale di ...con decreto emesso in data ... nella procedura di concordato preventivo con cessione dei beni ai creditori proposto da ..., in data ... , omologato in data ... PREMESSO che in data ... è stato depositato l'elenco delle passività; che da tale elenco risultano crediti per Euro ..., di cui Euro ...ammessi al privilegio e Euro ... ammessi al chirografo; che sono state realizzate tutte le attività della procedura; che il primo riparto è avvenuto in data ... con il pagamento della totalità dei creditori privilegiati per l'importo di Euro ... e del ... % dei creditori chirografari per un importo di Euro ...; che in data ... si è provveduto al riparto finale a favore dei creditori chirografari con il pagamento di Euro ... pari al... % dei crediti ammessi; che i suddetti creditori chirografari sono stati soddisfatti nella misura complessiva del ...%. Tutto ciò premesso DEPOSITA IL RENDICONTO della propria gestione così composto: ENTRATE: Disponibilità al ... Euro ... Realizzo titoli al ... Euro ... Realizzo crediti Euro ... Vendita immobile Euro ... Vendita mobili Euro ... Interessi gestione titoli Euro ... Interessi attivi c/c bancario Euro ... Interessi attivi stimati al ... Euro ... Totale entrate Euro ... USCITE: Spese di procedura pari a Euro ... così ripartite: Compenso Commissionario Euro ... Compenso Liquidatore Euro ... Spese legali Euro ... Spese di amministrazione pari a Euro ...così ripartite: Consulenze Euro ... Compensi sindacali Euro ... Erario c/IVA Euro ... Erario c/Ritenute Euro ... Spese condominiali Euro ... Utenze uffici Euro ... Pubblicità Euro ... Transazione dipendente Euro ... Spese postali Euro ... Spese trasloco Euro ... Spese amministrative Euro ... Imposte e Tasse Euro ... Contributi INPS Euro ... Spese bancarie Euro ... Disponibilità utilizzata per i riparti Euro ...: Riparto in data ...100% creditori privilegiati e ... % creditori chirografari Riparto finale in data ... % creditori chirografari. Luogo e data ... Il Liquidatore giudiziale ... Il Comitato di Sorveglianza, con deliberazione in data ... esprime parere per i seguenti motivi ... ...- Presidente ... ...- Componente ... ...- Componente ... Visto esprime parere favorevole Luogo e data ... Il Commissario giudiziale... CommentoIl liquidatore è tenuto al rendiconto già prima della modifica dell'art. 182 l.fall., operando come mandatario (art. 1713 c.c.), dei destinatari del rendiconto, i creditori, il commissario giudiziale ed il giudice delegato, cui ai sensi dell'art. 185 l.fall. spettava la vigilanza sulla liquidazione. Nella più recente giurisprudenza di legittimità si è rilevato che nel caso del liquidatore l'analogia tra l'attività da questi svolta e quella del curatore, comporta che il compenso vada liquidato in relazione al risultato utile della liquidazione, e sia pertanto commisurato ad una percentuale sull'attivo realizzato. Come per il curatore, così anche per il liquidatore nel caso in cui l'attività svolta non abbia portato risultati utili, il compenso va determinato nel minimo di legge. Con ciò si intende sottolineare che la recente riforma della legge fallimentare è pervenuta a risultati non diversi perché il testo emendato dal d.lgs. 5 gennaio 2006, n. 5, art. 182, comma 2, non modificato dal "decreto correttivo" d.lgs.. 12 settembre 2007, n. 169, stabilisce che si applicano ai liquidatori gli artt. 28, 29, 37, 38, 39 e 116 in quanto compatibili, e l'art. 39, comma 1, l.fall. disciplina il compenso del curatore, rinviando, come nella disciplina previgente, ai criteri stabiliti dal Ministro della Giustizia con proprio decreto. In altri termini il legislatore della riforma ha accolto il principio elaborato dalla giurisprudenza con riferimento alla disciplina previgente per cui il compenso del liquidatore va determinato secondo i parametri previsti per il curatore (Cass., n. 9178/2008). |