Domanda di concordato preventivo con successivo deposito di proposta e pianoInquadramentoLa domanda per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo è proposta con ricorso, sottoscritto dal debitore, al tribunale del luogo in cui l'impresa ha la propria sede principale. Il debitore deve presentare con il ricorso: una aggiornata relazione sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'impresa; uno stato analitico ed estimativo delle attività e l'elenco nominativo dei creditori, con l'indicazione dei rispettivi crediti e delle cause di prelazione; l'elenco dei titolari dei diritti reali o personali su beni di proprietà o in possesso del debitore; il valore dei beni e i creditori particolari degli eventuali soci illimitatamente responsabili. Un piano contenente la descrizione analitica delle modalità e dei tempi di adempimento della proposta; in ogni caso, la proposta deve indicare l'utilità specificamente individuata ed economicamente valutabile che il proponente si obbliga ad assicurare a ciascun creditore. L'imprenditore può depositare il ricorso contenente la domanda di concordato unitamente ai bilanci relativi agli ultimi tre esercizi e all'elenco nominativo dei creditori con l'indicazione dei rispettivi crediti, riservandosi di presentare la proposta, il piano e la documentazione di cui ai commi secondo e terzo entro un termine fissato dal giudice, compreso fra sessanta e centoventi giorni e prorogabile, in presenza di giustificati motivi, di non oltre sessanta giorni. Nello stesso termine, in alternativa e con conservazione sino all'omologazione degli effetti prodotti dal ricorso, il debitore può depositare domanda ai sensi dell'art. 182 bis, primo comma l.fall. In mancanza, si applica l'art. 162, commi secondo e terzo l.fall. Con decreto motivato che fissa il termine di cui al primo periodo, il tribunale può nominare il commissario giudiziale di cui all'art. 163, secondo comma, n. 3 l.fall.; si applica l'art. 170, secondo comma l.fall. FormulaTRIBUNALE DI .... SEZ. FALL. RICORSO PER L'AMMISSIONE ALLA PROCEDURA DI CONCORDATO PREVENTIVO EX ART. 161, COMMA 6, L.FALL. PER *** La Società...., P.I./C.F. n. ...., con sede in ...., alla via...., n. ...., iscritta nel Registro delle Imprese di .... con n. REA ...., in persona dell'Amministratore unico ...., giusta determinazione adottata ai sensi degli artt. 161, comma 4, e 152, comma 2, l.fall. redatta per atto Notaio .... in data .... elettivamente domiciliata in __, alla via ...., n. ...., presso e nello studio dell'Avv. ...., C.F. n. ...., P.E.C...., fax n. ...., che la rappresenta e difende come da procura in calce al presente atto (oppure a margine del presente atto), espone quanto segue. Sulla determinazione di ricorrere allo strumento giuridico del concordato c.d. in bianco.... (indicare le ragioni poste a base del ricorso allo strumento previsto dall'art. 161, comma 6, l.fall.) II. Breve storia della società e ragioni della crisi La Società, iscritta al Registro delle Imprese di....al numero .... (C.F.... e P.I. ....), capitale sociale sottoscritto e versato per Euro .... (..../00), si è costituita con atto del....,rep. .... e racc...., rogito Notaio .... in .... ed ha sede alla Via .... Il capitale sociale è attualmente così detenuto: .... L'attività d'impresa si realizza e sviluppa attraverso ....(descrivere compagine sociale, principali vicende societarie nonché ragioni della crisi) Cenni sulla natura della proposta e sul piano in corso di predisposizione.... (indicare in linea generale il piano che la società intende predisporre entro il termine che verrà assegnato dal Tribunale) Sul deposito della documentazione prevista dall'art. 161 comma 6 l.fall.... (indicare i documenti prodotti, ex art. 161, comma 6, l.fall., unitamente alla domanda di concordato). Richiesta di-termine per la presentazione di proposta concordatario e relativo piano L'art. 161, comma 6 l.fall., prevede che il Tribunale stabilisca un termine per il deposito della proposta concordataria, del piano concordatario e della documentazione di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 161 l.fall., compreso tra sessanta e centoventi giorni, prorogabile, per giustificati motivi, di non oltre sessanta giorni. Nel caso in cui sia in itinere procedimento per la dichiarazione di fallimento della Società ricorrente, il-termine è tuttavia fissato in sessanta giorni prorogabili, per giustificati motivi, di non più di altri sessanta. In considerazione del fatto che ....(indicare quale sia il caso concreto e conseguentemente il-termine che si chiede al Tribunale di assegnare) Tanto premesso, la Società ...., come sopra rappresentata e difesa, ai sensi dell'art. 161, comma 6, l.fall.: -presenta ricorso per concordato preventivo, secondo la domanda come sopra svolta; -deposita i bilanci sociali relativi agli ultimi tre esercizi nonché l'elenco dei creditori con la indicazione dei rispettivi crediti; -riserva di presentare proposta di concordato, piano concordatario e documentazione di cui ai commi secondo e terzo dell'art. 161, comma 2 l.fall., entro il termine che sarà stabilito dal Tribunale. Si allegano i seguenti documenti (in copia): determinazione dell'amministratore unico redatta per atto Notaio .... in data .... exartt. 161, comma 4 e 152 l.fall. - Visura camerale della Società.... - nn. 3....Bilanci di esercizio chiusi al .... - Situazione patrimoniale al .... - Elenco dei creditori con indicazione dei rispettivi crediti....(eventuale ulteriore documentazione) Luogo e data.... Firma Avv. .... PROCURA ALLE LITI Avv. .... I.... sottoscritt...., ricevuta la informativa ai sensi dell'art. 4 comma 30, del d.lgs n.28/2010 e successive modifiche, circa la possibilità di ricorrere al procedimento di mediazione ivi previsto e dei benefici fiscali di cui agli artt. 17 2 20 del medesimo decreto, autorizzo l'Avv. .... a rappresentarmi e difendermi in proprio e nella qualità nella presente procedura nonché in ogni fase e grado successivi ad essa connessi. Vi conferisco ampia facoltà di spiccare citazioni, presentare ricorsi, proporre impugnazioni, di intraprendere procedure esecutive mobiliari ed immobiliari, di resistere nelle opposizioni ad esecuzione oltre che ad ingiunzione e sfratto, di nominare sostituti e procuratori, di citare terzi. Vi conferisco, altresì, espressamente, la facoltà di conciliare e transigere qualsiasi controversia, riconoscendoVi ampi poteri anche ex art. 183 c.p.c. e comunque, in ogni caso in cui sia richiesta la comparizione personale, sottoscrivendo anche verbali di conciliazione e di rinunciare agli atti, di incassare e quietanzare per mio/nostro conto, nonché ai sensi dell'art. 13 del d.lgs. n.196/2003 (informativa e consenso ai fini del trattamento dei dati personali). Eleggo domicilio presso il Vostro studio in ...., alla Via....n.... .... E' autentica Firma Avv.... Commento
La giurisprudenza ha affermato la natura perentoria del termine concesso dal giudice al debitore per la presentazione della proposta, del piano e dei documenti relativi alla domanda di concordato c.d."con riserva" od "in bianco". Il termine in questione, infatti, non è prorogabile a mera richiesta della parte o addirittura d'ufficio, ma solo in presenza di giustificati motivi, che devono essere allegati dal richiedente e verificati dal giudice, cosicchè la sua disciplina, lungi dall'essere assimilabile a quella di cui all'art. 154 c.p.c., risulta, piuttosto, mutuata da quella dell'art. 153 c.p.c.. Inoltre, come è reso chiaro dell'ultimo periodo dell'art. 161, comma 6 l.fall., si tratta di un termine decadenziale, alla cui mancata osservanza si ricollega la sanzione di inammissibilità della domanda. L'accertamento della ricorrenza di giustificati motivi per la proroga costituisce poi espressione di un apprezzamento in fatto, non sindacabile in sede di legittimità se non per vizio di motivazione. Ai sensi dell'art. 161 comma 9 l.fall., al debitore non ammesso al concordato preventivo di cui al comma 6 della stessa norma citata, è precluso unicamente di ripresentare nel biennio una nuova domanda di concordato con riserva. Sulla scorta del dato testuale, che non autorizza interpretazioni estensive od analogiche, può dunque ricavarsi, a contrario, che il medesimo debitore può presentare una nuova domanda di concordato ai sensi del comma 1, dell'art. 161 citato l.fall. Va tuttavia considerato, sotto un primo profilo, che, poichè rispetto al medesimo imprenditore ed alla medesima insolvenza il concordato non può che essere unico, qualora la procedura di concordato preventivo sia pendente non è configurabile un'ulteriore domanda di ammissione avente carattere di autonomia (cfr. Cass. n. 495/2015), a meno che da quest'ultima non si desuma l'inequivoca volontà del proponente, pure se non espressa con formule sacramentali, di rinunciare a quella in precedenza depositata. Sotto altro profilo, va rilevato che le Sezioni unite (Cass. S.U., n. 9935/2015; Cass. S.U., n. 9936/2015), hanno precisato che è inammissibile una domanda di concordato preventivo presentata dal debitore non per regolare la crisi dell'impresa, ma per procrastinare la dichiarazione di fallimento. In questo caso, infatti, la domanda integra gli estremi dell'abuso del processo, che ricorre quando, con violazione dei canoni generali di correttezza e buona fede e dei principi di lealtà processuale e del giusto processo, si utilizzano strumenti processuali per perseguire finalità deviate od eccedenti rispetto a quelle per le quali l'ordinamento le ha predisposte. Sulla scorta delle considerazioni appena svolte, si può, in definitiva, affermare che, in presenza di una domanda di concordato preventivo con riserva, il provvedimento del tribunale che abbia rigettato l'istanza di proroga del termine per il deposito della proposta, del piano e della documentazione di cui ai commi secondo e terzo dell'art. 161 l.fall. resta insindacabile in sede di legittimità se congruamente motivato e che, respinta l'istanza di proroga e scaduto il termine concesso ai sensi dell'art. 161 comma 6 l.fall., la domanda di concordato deve essere dichiarata inammissibile dal tribunale, ai sensi del comma 2 dell'art. 162 l.fall., salva la facoltà per il proponente, in pendenza dell'udienza fissata per la dichiarazione di inammissibilità, ovvero anche per l'esame di eventuali istanze di fallimento, di depositare una nuova domanda di concordato preventivo, ai sensi dell'art. 161 comma 1 l.fall., corredata della proposta, del piano e dei documenti, dalla quale si desuma la rinuncia a quella con riserva, sempre che la nuova domanda non si traduca in un abuso dello strumento concordatario. |