Relazione del commissario giudiziale ex art. 173, comma 1 l.fall.

Giuseppina Ivone
Vito Amendolagine

Inquadramento

La norma prevede che la procedura di concordato possa interrompersi e per conseguenza il concordato preventivo revocato laddove venga accertato il compimento di determinati atti da parte del debitore.

Se si legge il testo della citata norma può osservarsi che esso è composto di due periodi ciascuno dedicato ad una specifica categoria di atti posti a base della revoca: una prima categoria ricomprende una elencazione esemplificativa di atti di frode (occultamento, dissimulazione di parte dell'attivo, omessa dolosa denuncia di uno o più crediti, esposizione di passività inesistenti), nonché la commissione di altri atti di frode, tutti antecedenti l'apertura del concordato; una seconda categoria include, invece, atti compiuti dal debitore nel corso della procedura senza la prescritta autorizzazione. Infine, una ulteriore ipotesi di interruzione è individuata dal legislatore nell'ultima parte dell'art. 173 l.fall. nella mancanza delle condizioni prescritte per l'ammissibilità al concordato.

L'analisi della prima categoria di atti di frode porta a ritenere che le condotte rilevanti ai fini della interruzione della procedura sono esclusivamente quelle compiute in occasione della presentazione della domanda di concordato e preordinate a fornire una falsa rappresentazione della situazione patrimoniale della impresa al fine di carpire il consenso dei creditori.

Quanto alla seconda categoria di atti che ove accertati come compiuti nel corso della procedura determinano l'apertura del procedimento volto alla revoca del concordato, vi rientrano tutti gli atti non autorizzati ex art. 167 l.fall. o pagamenti di debiti anteriori alla proposta di concordato e idonei ad alterare la par condicio creditorum.

Una ultima ipotesi riguarda il concordato con continuità aziendale, prevedendo che, laddove emerga nel corso della procedura che la prosecuzione dell'attività di impresa è dannosa per i creditori, possa darsi luogo alla revoca della procedura.

Formula

TRIBUNALE DI ...

Concordato preventivo n. ...

RELAZIONE DEL COMMISSARIO GIUDIZIALE EX ART. 173 L. FALL

IL COMMISSARIO GIUDIZIALE

INDICE

1. Il debitore ...: cenni generali

2. La domanda di concordato preventivo.

3. I preliminari adempimenti del commissario giudiziale

3.1. gli adempimenti pubblicitari

3.2. le operazioni di inventario

4. La natura della proposta concordataria e del piano

5. Le attività di verifica del commissario giudiziale e l'accertamento di atti di frode

6. Conclusioni: richiesta di apertura del procedimento ex art. 173 l.fall. volto alla revoca del decreto di ammissione alla procedura di concordato preventivo

***

1. Il debitore ...: cenni generali

... è Società di ____ avente capitale sociale pari a Euro _____ integralmente sottoscritto e versato.

[in questo paragrafo va descritta la società: attività svolta, composizione del capitale sociale, organo amministrativo e di controllo]

2. La domanda di concordato preventivo

2.1. In data ... la Società ... con sede legale ..., C.F...., P.I._____ e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di ..., in persona di ..., giusta delibera del Consiglio di amministrazione adottata ai sensi dell'art. 152, commi 3 e 161, comma 4 l.fall. ha depositato avanti al Tribunale di ... ricorso per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo completo di piano concordatario e proposta concordataria, oltre ai documenti previsti dalla legge.

Il Tribunale con decreto del ... ha ammesso la società richiedente alla procedura di concordato preventivo ai sensi dell'art. 163 l. fall. nominando Giudice delegato il Dott. ... e Commissario giudiziale il sottoscritto ... Con il richiamato decreto il Tribunale di ...ha altresì disposto:

— la convocazione dei creditori avanti al Giudice delegato per l'udienza del ...;

— il termine di giorni quindici per il deposito in cancelleria di euro ... pari al ...% delle spese ritenute necessarie per la intera procedura.

La società debitrice in ottemperanza al provvedimento del Tribunale, ha tempestivamente depositato la somma di Euro ... sul conto corrente bancario aperto dal commissario presso ..., vincolato all'ordine del Giudice delegato.

3 I preliminari adempimenti del commissario giudiziale

Successivamente all'accettazione dell'incarico, in conformità alle previsioni di legge (art. 166 l.fall.).ho proceduto a far notificare un estratto del decreto di ammissione alla procedura di concordato preventivo, ai sensi dell'art. 166, comma 2 l.fall. alla Conservatoria dei Registri immobiliari di ...i fini della trascrizione sui cespiti immobiliari facenti parte dell'attivo patrimoniale della società debitrice.

Inoltre, sulla base dell'elenco nominativo dei creditori redatto dalla società ammessa alla procedura, in data ... sono state inviate le lettere raccomandate di convocazione dei creditori per l'adunanza del giorno ... ore ....... In considerazione del numero dei creditori coinvolti da un lato e dell'opportunità di dare accesso alle informazioni principali relative alla domanda di concordato (a titolo esemplificativo, ricorso ex art. 160 l.fall., perizia dell'attestatore, relazioni di stima degli immobili), previa autorizzazione del Giudice delegato, è stato predisposto un sito della procedura con una area riservata ai creditori destinatari della comunicazione ex art. 171, comma 2, l.fall.; ai quali creditori è stato fornito nel medesimo avviso un codice di accesso per trarre visione della documentazione prodotta dalla società con il ricorso ex art. 160 l.fall.

In relazione alla particolarità dei beni mobili da liquidare, le operazioni di inventario sono state effettuate avvalendosi della collaborazione di ... al quale il Giudice delegato, con provvedimento del ... ha conferito l'incarico di procedere, previa verifica della consistenza fisica dei beni, attrezzature e del magazzino indicati nello stato analitico dell'attivo - ad una revisione delle stime redatte dal consulente della Società ..., laddove non apparisse corretto il processo di valutazione utilizzato anche sotto il profilo dell'iter logico ed argomentativo e conseguentemente non congrui i valori indicati.

Le operazioni sono illustrate nella relazione del ... che si allega.

A seguito di richiesta di chiarimenti da me formulata alla Società proponente con lettera del ... (all., ... con nota del ... trasmessa via fax ha, in particolare, precisato la natura della offerta concordataria. Infine, si è proceduto alle operazioni di inventario dei cespiti mobiliari risultanti di proprietà della Società.

4. La natura della proposta concordataria e del piano

Costituisce dato comunemente acquisito quello della distinzione concettuale tra domanda, proposta e piano concordatario.

Il piano fornisce una descrizione analitica delle modalità e dei tempi di adempimento della proposta, inerendo al come e al quando la proposta verrà adempiuta, con evidenti finalità programmatorie: sicchè, sul piano metodologico, appare opportuno esaminare il contenuto della proposta rivolta ai creditori, intesa quale esplicazione della offerta economica a questi ultimi per realizzare la composizione della crisi.

Il predetto criterio espositivo è espressione di un ordine logico, prima che giuridico: esaminati prima gli obiettivi satisfattivi della proposta appare più agevole svolgere, poi, un esame di appropriatezza del piano, intesa quale idoneità di questo al conseguimento degli obiettivi enunciati nella proposta.

Procedendo secondo lo schema accennato, dopo aver verificato la corrispondenza del ricorso ai requisiti procedurali di legge, passerò ad esaminare il contenuto della offerta e successivamente il piano.

In data ... la Società ... ha depositato il ricorso per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo completo della offerta concordataria e del piano, unitamente ai documenti previsti dalla legge a pena di inammissibilità

Il ricorso è stato debitamente sottoscritto dal legale rappresentante della Società ..., a ciò autorizzato dalla delibera del Consiglio di amministrazione risultante da verbale redatto dal notaio ... ai sensi dell'art. 152 l.fall. ed è altresì sottoscritto dagli Avvocati ... (oltre che dal legale rappresentante della società) ai quali la società debitrice ha rilasciato procura in calce.

Unitamente al ricorso sono stati depositati, secondo previsione di legge (art. 161, comma 2, l.fall.): a) una aggiornata relazione sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria; b) uno stato analitico ed estimativo delle attività; c) un elenco nominativo dei creditori con indicazione dei rispettivi crediti e delle cause di prelazione; d) un piano contenente la descrizione delle modalità e dei tempi di adempimento della proposta. Il piano e la documentazione sono stati accompagnati, secondo legge, dalla relazione del professionista attestante la veridicità dei dati contabili e la fattibilità del piano (art. 161, comma 3, l.fall.), nonché dalla relazione giurata di un professionista attestante il valore di mercato attribuibile ai beni immobili sui quali cade la prelazione ipotecaria, ai sensi dell'art. 160, comma 2 l. fall.

Sotto il profilo strettamente procedurale il ricorso è dunque rispondente ai requisiti di legge.

La proposta di concordato ha per oggetto l'impegno di ... al pagamento dell'onere concordatario secondo le riportate condizioni:

1) pagamento integrale dei crediti in prededuzione compresi gli oneri di procedura;

2) pagamento integrale dei crediti prelatizi

3) pagamento dei creditori chirografari secondo distinte percentuali secondo il raggruppamento degli stessi in classi di voto:

[indicare classi di voto]

Circa i termini di pagamento e dunque di scadenza delle obbligazioni concordatarie la proposta prevede:

(i) il pagamento dei crediti prededucibili alle scadenze;

(ii) il pagamento dei crediti privilegiati entro un anno dalla omologazione del concordato come previsto dall'art. 186-bis, comma 2 l. fall.;

(iii) il pagamento dei crediti chirografari entro ... dalla data di omologazione.

La proposta non è garantita in alcun modo, non avendo il debitore fornito né garanzie reali né personali in ordine al puntuale rispetto dell'obbligo di pagamento.

È ben vero che nella disciplina del concordato preventivo come riformata non deve ritenersi necessaria ai fini della legittimità formale e sostanziale della proposta concordataria la esistenza di specifiche garanzie di adempimento.

Nondimeno, la prestazione o meno di garanzie, la loro misura rispetto all'onere concordatario, il loro contenuto, la loro tipologia, serietà ed affidabilità, sono elementi ascrivibili al merito della proposta, e quindi in senso lato alla convenienza della offerta, la cui valutazione è rimessa esclusivamente ai creditori chiamati al voto.

La proposta di pagamento ai creditori è sorretta da un piano aziendale che prevede la continuazione della attività di impresa. Nel piano concordatario sono anche elencati beni e utilità non funzionali alla prosecuzione dell'attività e pertanto destinati a essere convertiti in denaro. Si tratta di ... [descrivere i beni non funzionali da cedere]

5. Le attività di verifica del commissario giudiziale e l'accertamento di atti di frode

In vista della predisposizione della relazione ex art. 172 l. fall. da depositare nei 45 giorni antecedenti la adunanza dei creditori fissata nel decreto di ammissione, si è proceduto ad effettuare una compiuta analisi e verifica sulla consistenza patrimoniale; attività di particolare importanza in considerazione del valore di garanzia generica del patrimonio del debitore vincolato all'adempimento. Poiché, poi, nel caso, non è offerta nessun tipo di garanzia ai creditori, la realizzabilità dell'adempimento dipende esclusivamente dalla citata consistenza patrimoniale.

In particolare tale analisi è stata condotta sia sulla documentazione sociale e contabile obbligatoria della società e segnatamente sulle seguenti scritture

[descrivere i libri contabili esaminati];

sia acquisendo informazioni dalle consultazioni di apposite banche dati.

Ed è' proprio nel corso di questa complessa analisi che si è potuto constatare la seguente circostanza [descrivere l'atto che integra fattispecie di atto di frode]

Tale atto integra ad avviso del sottoscritto commissario una fattispecie di atto di frode tipico, ossia quello di [indicare l'atto tipico di disposizione] idonea ad interferire negativamente sul processo formativo del consenso dei creditori, viziando ed alterando, per conseguenza, la regolare formazione delle maggioranze.

Per tale ragione, si ritiene doveroso portare a conoscenza di tale circostanza l'ill.mo tribunale affinché valuti l' apertura del procedimento volto alla revoca del decreto di ammissione al concordato.

Con osservanza

Luogo e data ...

Il Commissario giudiziale ...

Commento

La formula prende in considerazione la prima categoria di atti prevista dall'art. 173 l.fall. attesa la difficoltà, nella prassi, di individuare esattamente gli atti e le operazioni rilevanti ai fini della revoca del concordato.

Per quanto concerne i profili valutativi contenuti nella relazione, il commissario giudiziale deve tenere conto che la/e condotta/e rilevanti ai fini della interruzione della procedura (ex art. 173, comma 1) sono esclusivamente quelle compiute in occasione della presentazione della domanda di concordato e preordinate a fornire una falsa rappresentazione della situazione patrimoniale della impresa al fine di carpire il consenso dei creditori. Pertanto, non tutti gli atti di frode sono rilevanti ai sensi dell'art. 173 l.fall., ma solo quelli idonei ad interferire negativamente sul processo formativo del consenso dei creditori, viziando ed alterando, per conseguenza, la regolare formazione delle maggioranze. In questa prospettiva, pertanto, sono esclusi dall'ambito di applicazione dell'art. 173, l.fall. tutti gli atti di mala gestio che, pur integrando illeciti contabili o gestionali, obiettivamente censurabili, non siano diretti ad alterare la formazione genuina del consenso dei creditori in sede di votazione; e sono altresì irrilevanti eventuali atti dispositivi compiuti dal debitore nell'imminenza della presentazione della domanda e, in ipotesi, suscettibili di azione revocatoria. In questo senso del resto si sono espresse giurisprudenza e prevalente dottrina che, interpretando severamente l'art. 173 l.fall., hanno realizzato una lettura della norma coerente con il nuovo sistema apprestato dalla riforma della legge fallimentare.

Nel senso di una interpretazione rigorosa della nozione atti di frode, in linea con la nuova disciplina del concordato preventivo e con l'orientamento giurisprudenziale prevalente, si è espressa la più recente giurisprudenza di legittimità che presenta la emersione di una nuova questione: la rilevanza degli elementi risultanti dalle scritture contabili della società debitrici ai fini della valutazione del comportamento decettivo del proponente. La questione è posta con riguardo tuttavia al solo profilo oggettivo della fattispecie “atti di frode” per cui ad assumere rilevanza sono solo quelle operazioni che, ove rappresentate dal debitore ai creditori nella proposta, avrebbero indotto questi ultimi ad una diversa valutazione in ordine alla alternativa tra fallimento e procedura concordataria per essere dette operazioni rilevanti ai fini del soddisfacimento dei creditori.

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