Comunicazione ai creditori ex art. 180 l.fall.

Vito Amendolagine
Giuseppina Ivone

Inquadramento

Se il concordato è stato approvato a norma del primo comma dell'art. 177 l.fall., il giudice delegato riferisce al tribunale il quale fissa un'udienza in camera di consiglio per la comparizione delle parti e del commissario giudiziale, disponendo che il provvedimento venga pubblicato a norma dell'art. 17 e notificato, a cura del debitore, al commissario giudiziale e agli eventuali creditori dissenzienti. Il debitore, il commissario giudiziale, gli eventuali creditori dissenzienti e qualsiasi interessato devono costituirsi almeno dieci giorni prima dell'udienza fissata. Nel medesimo termine il commissario giudiziale deve depositare il proprio motivato parere. Se non sono proposte opposizioni, il tribunale, verificata la regolarità della procedura e l'esito della votazione, omologa il concordato con decreto motivato non soggetto a gravame. Se sono state proposte opposizioni, il tribunale assume i mezzi istruttori richiesti dalle parti o disposti di ufficio, anche delegando uno dei componenti del collegio. Nell'ipotesi di cui al secondo periodo del primo comma dell'art. 177 l.fall. se un creditore appartenente ad una classe dissenziente ovvero, nell'ipotesi di mancata formazione delle classi, i creditori dissenzienti che rappresentano il 20 % dei crediti ammessi al voto, contestano la convenienza della proposta, il tribunale può omologare il concordato qualora ritenga che il credito possa risultare soddisfatto dal concordato in misura non inferiore rispetto alle alternative concretamente praticabili. Il tribunale provvede con decreto motivato comunicato al debitore e al commissario giudiziale, che provvede a darne notizia ai creditori. Il decreto è pubblicato a norma dell'art. 17 l.fall. ed è provvisoriamente esecutivo.

Formula

Egregio Sig. (generalità)/Spett. Società (denominazione/ragione sociale) ...

Via ... n. ...

Cap ...città ...

(indirizzo PEC del destinatario) ...

Oggetto: Tribunale di ... - Concordato Preventivo N .../ ... della Società ... Giudice delegato Dott. Cons ..., Commissario giudiziale Dott./ Avv ... -comunicazione ai creditori ex art. 180 l.fall.

Si comunica che con decreto in data ...il Tribunale di ... ha omologato il concordato preventivo della Società ...

(in caso di concordato con cessione indicare il professionista nominato quale liquidatore)

Luogo e data ...

Il Commissario giudiziale ...

Commento

In tema di legittimazione all'opposizione nel giudizio di omologazione del concordato preventivo la locuzione “qualunque interessato”, prevista dall'art. 180, comma 2, l.fall., ha una rilevanza assai ampia, suscettibile di comprendere i creditori dissenzienti e non dissenzienti. Tra questi ultimi sono stati annoverati quelli che non abbiano votato favorevolmente alla proposta sia per non avere preso parte all'adunanza fissata per il voto, sia perchè non convocati, sia ancora perchè non ammessi al voto - id est, esclusi - o perchè astenuti (Cass. n. 13284/2012; Cass. n. 13285/2012). La ragione è che tutti codesti soggetti prospettano l'interesse diretto e attuale al giudizio per contrastare l'omologazione in riferimento al trattamento loro riservato, al di là e in aggiunta a chiunque altro, a qualunque titolo, abbia interesse ad opporsi. Consegue che i creditori esclusi possono senz'altro opporsi all'esclusione giustappunto in sede di omologazione del concordato, e la circostanza, quindi, che il vanto creditorio sia oggetto di un separato giudizio non preclude, in sè, l'opposizione volta a sollecitare il controllo su tutti i dianzi considerati profili, ivi compreso quello afferente la fattibilità del piano concordatario.

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