Comunicazione del commissario liquidatore di accettazione dell'incaricoInquadramentoL'art. 198 l.fall. prevede la nomina di un commissario liquidatore, ovvero di tre commissari, laddove l'importanza dell'impresa lo consigli. Il Commissario liquidatore, cui è affidata l'amministrazione del patrimonio dell'impresa, può autorizzare gli atti di straordinaria amministrazione, esercitare le competenze che, nel fallimento, sono del Giudice delegato; nominare legali per cause attive o passive, esercitare azioni revocatorie, proseguire con l'attività d'impresa, con l'autorizzazione dell'Autorità di Vigilanza, esercitare l'azione sociale di responsabilità contro gli amministratori dell'impresa sottoposta alla liquidazione. FormulaSpett.Le Autorità di Vigilanza (indicare l'Autorità competente) Via....n.... Città.... Oggetto: accettazione dell'incarico di Commissario liquidatore Il sottoscritto.... avendo avuto comunicazione del provvedimento in data...., con il quale è stato nominato Commissario Liquidatore della Società .... in liquidazione coatta amministrativa, COMUNICA di accettare l'incarico e di non essere in alcuna posizione di conflitto di interessi rispetto allo svolgimento del medesimo. Si ringrazia Codesta Autorità di Vigilanza per fiducia manifestata. Luogo e data.... Il Commissario Liquidatore .... Commento
Con il provvedimento che ordina la liquidazione o con altro successivo viene nominato il commissario liquidatore. La specifica caratterizzazione dell'incarico di liquidatore ne rivela l'ontologica distinzione rispetto all'ufficio del commissario giudiziale, che, laddove la liquidazione sia affidata a diverso soggetto, sul suo espletamento è tenuto a svolgere attività di sorveglianza e controllo. La coincidenza soggettiva, per l'effetto, non incide sulla sfera delle rispettive funzioni, che restano distinte e non assimilabili e per logico corollario meritevoli di istinto compenso. (Cass. n.15699/2011). Va peraltro osservato che la giurisprudenza di legittimità ha affermato che la nomina a liquidatore della persona già in carica come commissario giudiziale collide con il requisito, di cui al combinato disposto dell'art. 182, comma 2, e art. 28, comma 2, l.fall. (nel testo risultante dalle modifiche apportate dal d.lgs. 12 settembre 2009, n. 167), che il liquidatore sia immune da conflitto di interessi, anche potenziale, ipotesi, invece, configurabile laddove nella sua persona si cumulino la funzione gestoria con quella di sorveglianza dell'adempimento del concordato, di cui all'art. 185, comma 1, della l.fall. (Cass. n.1237/2013). Tuttavia deve ritenersi che qualora la nomina a liquidatore del commissario giudiziale non sia stata oggetto di contestazione e l'attività sia stata conseguentemente svolta non possa negarsi al liquidatore il compenso per l'attività svolta (vedi in tal senso Cass. n. 2956/2014 che ha fatto anche riferimento alla attività svolta dal liquidatore prima della emanazione della citata Cass. n. 1237/2013). |