Istanza del commissario liquidatore di autorizzazione all'autorita' di vigilanza per la nomina di un coadiutoreInquadramentoAi sensi dell'art. 199 comma 3 l.fall. si applicano al commissario liquidatore le disposizioni degli artt. 32 , 37 e 38, primo comma, l.fall. intendendosi sostituiti nei poteri del tribunale e del giudice delegato quelli dell'autorità che vigila sulla liquidazione. In base all'art. 32 l.fall. il curatore esercita personalmente le funzioni del proprio ufficio e può delegare ad altri specifiche operazioni, previa autorizzazione del comitato dei creditori, con esclusione degli adempimenti di cui agli artt. 89, 92, 95, 97 e 104-ter. L'onere per il compenso del delegato, liquidato dal giudice, è detratto dal compenso del curatore. Il curatore può essere autorizzato dal Comitato dei Creditori, a farsi coadiuvare da tecnici o da altre persone retribuite, compreso il fallito, sotto la sua responsabilità. Inoltre del compenso riconosciuto a tali soggetti si tiene conto ai fini della liquidazione del compenso finale del curatore. Formula(indicare l'Autorità di Vigilanza competente e la sede) Società ....in liquidazione coatta amministrativa Commissario Liquidatore.... ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE EX ARTT. 199 COMMA 3, E 32, COMMA 2, L.FALL., ALLA NOMINA DI COADIUTORE *** ....(a mezzo di posta elettronica certificata) Spett.le Comitato di Sorveglianza, nelle persone dei Sigg.ri ....(Presidente) .... (membro) ....(membro) Il sottoscritto, quale Commissario liquidatore della Società .... in liquidazione coatta amministrativa, rappresenta che nell'ambito dello svolgimento dell'incarico ricevuto, dovrà procedere all'attività di .... Poiché tale attività appare particolarmente complessa (ovvero necessita di competenza specialistica) atteso che .... lo scrivente ritiene opportuna la nomina, quale coadiutore, del Dott. ...., professionista competente allo scopo in quanto .... (indicare le ragioni della scelta del professionista) Ciò posto, il sottoscritto chiede a Codesto Spett.le Comitato di Sorveglianza, autorizzazione alla nomina del suddetto coadiutore, del cui compenso si terrà conto ai fini della liquidazione di quello finale spettante al Commissario liquidatore. Luogo e data.... Il Commissario Liquidatore .... Commento
Secondo la giurisprudenza di legittimità (cfr., ex multis, Cass. n. 4146/1978 e Cass. n. 64539/1980), l'art. 32 l.fall. contempla due distinte figure di collaboratori in senso lato del curatore, quella del delegato prevista dal primo comma, e quella del coadiutore regolata dal secondo comma. In particolare, il coadiutore, la cui opera è integrativa e non necessariamente sostitutiva come quella del delegato dell'attività del curatore, svolgendo funzioni di collaborazione e di assistenza nell'ambito e per gli scopi della procedura concorsuale, assume la veste di ausiliario del giudice, ed il suo compenso deve essere determinato in base alla tariffa giudiziale prevista per ì periti e i consulenti tecnici. E' proprio tale qualità che distingue il coadiutore dal lavoratore autonomo, officiato dalla procedura per svolgere la propria opera professionale in determinate attività ed operazioni, nei cui confronti si instaura un normale rapporto di prestazioni d'opera, che è regolato dalla specifica disciplina di tale rapporto; disciplina che, coerentemente, non può non comprendere anche l'applicazione delle relative tariffe professionali. Pertanto, il coadiutore, la cui figura è prevista dall'art. 32, comma 2 l.fall., integrando l'attività del Commissario liquidatore, partecipa della qualità che è propria di quest'ultimo, con la conseguenza che il suo compenso deve essere determinato in base alla tariffa giudiziale prevista per i periti e i consulenti tecnici, e non già a stregua della tariffa professionale, che presuppone un rapporto di lavoro autonomo tra il fallimento stesso e il professionista (cfr. Cass. n. 1568/2005). Ciò in quanto il coadiutore svolge un'attività di collaborazione ed assistenza nell'ambito e per gli scopi propri della procedura, rientranti sotto il dominio delle competenze e delle attribuzioni del Commissario liquidatore, lì dove, invece, il professionista officiato di una prestazione di lavoro autonomo opera, per differenza, in ogni altro settore, allorchè la procedura, per la soluzione di problemi ulteriori ed eventuali, necessiti di un'attività di tipo specialistico che il Commissario liquidatore non è chiamato ad espletare e di cui, pertanto, non risponde in via diretta. |