Azione revocatoria per la declaratoria di inefficacia di un pagamento effettuato dalla società in liquidazione coatta amministrativa con mezzi diversi da quelli normali

Vito Amendolagine

Inquadramento

L'esperimento dell'azione revocatoria è legato al concetto di insolvenza, sia per la presunzione relativa alla conoscenza dell'insolvenza ex art. 67, comma 1, l.fall., sia per l'onere di provare la conoscenza dell'insolvenza di cui all'art. 67, comma 2 l.fall. L'esercizio dell'azione revocatoria non può avere presupposti diversi a seconda che il debitore sia stato dichiarato fallito o sia stato sottoposto a liquidazione coatta amministrativa atteso che lo stato soggettivo che il revocando è ammesso a dimostrare o che il commissario liquidatore ha l'onere di allegare per l'utile esperimento dell'azione ha sempre ad oggetto la medesima situazione patrimoniale individuata dall'art. 5 l. fall. come insolvenza, ragion per cui i terzi che hanno avuto rapporti con l'impresa debitrice successivamente posta in liquidazione coatta amministrativa non possono essere posti in una condizione diversa a seconda che sia intervenuto il fallimento o la liquidazione coatta amministrativa.

Formula

TRIBUNALE DI ...

ATTO DI CITAZIONE

Il Dott. ..., C.F ..., con studio in ..., alla via ..., n ..., in qualità di Commissario liquidatore della Società ... P.I. n. ..., con sede in ..., alla via ..., n. ..., messa in liquidazione coatta amministrativa con d.m. ... elettivamente domiciliato in ..., alla via ..., n. ..., presso e nello studio dell'Avv. ..., C.F. ..., PEC ..., fax n. ..., che lo rappresenta e difende in virtù di procura stesa in calce/a margine al presente atto

PREMESSO

— che, con d.m. ... è stata disposta la liquidazione coatta amministrativa della Società ... P.I. n ..., con sede in ..., alla via ..., n ..., ed è stato nominato Commissario liquidatore il Dott. ... residente in ..., alla via ..., n. ...;

— che, il Tribunale di ..., con sentenza n ... emessa in data ..., ha dichiarato lo stato d'insolvenza della Società ... in liquidazione coatta amministrativa;

— che dall'analisi delle scritture contabili, è emerso che la Società ... nell'anno anteriore alla sentenza dichiarativa dello stato d'insolvenza, e precisamente in data ..., ha posto in essere la dazione dei seguenti beni ...aventi il valore di Euro ... per adempiere un debito di Euro ..., scaduto ed esigibile vantato da ..., con sede in ..., alla via ..., n. ...;

— che la suddetta impresa ...era a conoscenza dello stato d'insolvenza della Società ... in liquidazione coatta amministrativa, come risulta dalla seguente documentazione ..., che si allega;

— che è evidente la Società ... ha effettuato un pagamento con mezzi diversi da quelli normali di pagamento nell'anno anteriore alla dichiarazione del suo stato d'insolvenza;

— che, avendo ottenuto l'autorizzazione dal Ministero delle Attività Produttive con decreto in data ... intende promuovere azione revocatoria nei confronti della predetta impresa ..., con sede in ..., alla via ..., n ..., per far dichiarare inefficace nei confronti della liquidazione il predetto atto di ... dazione in pagamento ed ottenere quindi la restituzione dei seguenti beni ... alla massa attiva.

Tutto ciò premesso

CITA

L'impresa ..., in persona del legale rappresentante Dott. ..., con sede in ..., alla via ..., n. ..., a comparire innanzi al Tribunale di ...all'udienza del ..., ore di rito, dinanzi al Giudice istruttore che sarà designato ai sensi dell'art. 168-bis c.p.c., con l'invito a costituirsi nel termine di almeno venti giorni prima della suddetta udienza ai sensi e nelle forme stabilite dall'art. 166, c.p.c., con l'avvertimento che la costituzione oltre il suddetto termine implica le decadenze di cui agli art. 38 e 167 c.p.c. e che, in difetto di costituzione, si procederà in sua contumacia per ivi sentir accogliere le seguenti

CONCLUSIONI

Voglia l'Ill.mo Tribunale di ..., dichiarare inefficace nei confronti della liquidazione il predetto atto di dazione in pagamento ...e, per l'effetto, condannare la convenuta a restituire i predetti beni oltre alle spese, diritti ed onorari del presene giudizio.

In via istruttoria chiede ammettersi prova testimoniale sui seguenti capitoli: ... indicando quali testi i seguenti nominativi ...

Si offrono in comunicazione e depositano in Cancelleria i seguenti documenti come da indice del fascicolo di parte: ...

Ai fini del versamento del contributo unificato per le spese di giustizia dichiara che il valore della presente causa è di Euro ...

Luogo e data ...

Firma Avv. ...

PROCURA ALLE LITI

I ... sottoscritt ..., ricevuta la informativa ai sensi dell'art. 4 comma 30, del d.lgs. n. 28/2010 e successive modifiche, circa la possibilità di ricorrere al procedimento di mediazione ivi previsto e dei benefici fiscali di cui agli artt. 17, comma 2, 20 del medesimo decreto, autorizzo l'Avv. ... a rappresentarmi e difendermi in proprio e nella qualità nella presente procedura nonché in ogni fase e grado successivi ad essa connessi. Vi conferisco ampia facoltà di spiccare citazioni, presentare ricorsi, proporre impugnazioni, di intraprendere procedure esecutive mobiliari ed immobiliari, di resistere nelle opposizioni ad esecuzione oltre che ad ingiunzione e sfratto, di nominare sostituti e procuratori, di citare terzi.

Vi conferisco, altresì, espressamente, la facoltà di conciliare e transigere qualsiasi controversia, riconoscendoVi ampi poteri anche ex art. 183 c.p.c. e comunque, in ogni caso in cui sia richiesta la comparizione personale, sottoscrivendo anche verbali di conciliazione e di rinunciare agli atti, di incassare e quietanzare per mio/nostro conto, nonché ai sensi dell'art. 13 del d.lgs. n. 196/2003 (informativa e consenso ai fini del trattamento dei dati personali).

Eleggo domicilio presso il Vostro studio in ..., alla via ... n. ...

È autentica

Firma Avv. ...

Relata di notifica:

Istante ..., ed a richiesta dell'Avv. ..., nella qualità in atti, Io sottoscritto Ufficiale Giudiziario dell'U.N.E.P presso la Corte di Appello di ... ho notificato copia dell'antescritto atto a:

...residente in ... alla via ..., n. ..., ivi recandomi e consegnandone copia a mani di/mediante spedizione a mezzo del servizio postale come per legge.

Altra copia dell'antescritto atto ho notificato a:

...residente in ... alla via ..., n. ..., ivi recandomi e consegnandone copia a mani di/mediante spedizione a mezzo del servizio postale come per legge.

Commento

Secondo il ripetuto insegnamento della Suprema Corte, dalla lettera dell'art. 203 l.fall, si ricava che, nelle procedure di liquidazione coatta amministrativa, il c.d. periodo sospetto, ai fini dell'esercizio dell'azione revocatoria, decorre a ritroso dalla data del decreto ministeriale che dispone la procedura, e non dalla sentenza dichiarativa dello stato di insolvenza, indipendentemente dal fatto che il decreto sia stato pronunciato prima o dopo la detta sentenza e benché questa ultima costituisca un presupposto indispensabile per l'esperibilità delle azioni revocatorie e l'applicabilità delle norme penali (Cass. n. 14279/2006; Cass. n. 14012/2002).

L'art. 67, secondo comma, l.fall. dispone, com'è noto, la revocabilità dei pagamenti di debiti liquidi ed esigibili effettuati nei sei mesi antecedenti la dichiarazione di fallimento, se il curatore dimostra che il beneficiario era a conoscenza dello stato di insolvenza in cui versava il debitore. In virtù del rinvio operato dall'art. 203 l.fall., la disciplina dell'art. 67 l.fall. si applica anche ai procedimenti di liquidazione coatta amministrativa, computando, come si è detto, il c.d. "periodo sospetto", a ritroso, dalla data del provvedimento che dispone la liquidazione dell'impresa.

Ciò premesso, nell'azione revocatoria fallimentare disciplinata dal citato art. 67, secondo comma, l.fall., la prova della conoscenza dello stato di insolvenza in capo al convenuto può essere offerta dal commissario liquidatore non solo attraverso prove dirette, ma anche attraverso presunzioni, purché queste, per i loro requisiti di gravità, precisione e concordanza, siano tali da fare ritenere dimostrato, ai sensi dell'art. 2729 c.c., che il creditore fosse effettivamente - e non solo potenzialmente - a conoscenza dello stato di dissesto economico e di crisi irreversibile in cui versava il debitore al momento del pagamento o del compimento dell'atto di cui si invoca la ripetizione o la declaratoria di inefficacia (Cass. n. 8827/2011; Cass. n. 1834/2011; Cass. n. 15939/2007).

Al riguardo, è stato precisato che l'esistenza di protesti cambiari, ancorché numerosi, non può essere valorizzata nel senso sopra indicato. Infatti, secondo il ripetuto insegnamento della Suprema Corte, salvo il caso in cui il creditore, convenuto in revocatoria, abbia particolari obblighi di vigilanza o competenze professionali, ovvero sia egli stesso beneficiario di precedenti titoli rimasti insoluti, la mera levata dei protesti cambiari non è di per sé idonea ad offrire la prova indiziaria della conoscenza effettiva dell'insolvenza del debitore (Cass. n. 18196/2012; Cass. n. 391/2010; Cass. n. 2557/2008). Allo stesso modo, le informazioni della Centrale Rischi relative alle posizioni in sofferenza non sono conoscibili dai soggetti estranei al circuito bancario, così come la riduzione del magazzino e l'incapacità dell'imprenditore di pagare i propri dipendenti non sono conoscibili dai terzi e la pendenza di azioni civili per l'accertamento e il recupero di crediti da parte di altri soggetti non è conoscibile dal creditore.

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