Relazione semestrale del commissario liquidatore sulla situazione patrimoniale dell'impresa e sull'andamento della gestione

Vito Amendolagine

Inquadramento

Il commissario liquidatore è dispensato dal formare il bilancio annuale, ma deve presentare alla fine di ogni semestre all'autorità che vigila sulla liquidazione una relazione sulla situazione patrimoniale dell'impresa e sull'andamento della gestione accompagnata da un rapporto del comitato di sorveglianza. Nello stesso termine, copia della relazione è trasmessa al comitato di sorveglianza, unitamente agli estratti conto dei depositi postali o bancari relativi al periodo. Il comitato di sorveglianza o ciascuno dei suoi componenti possono formulare osservazioni scritte. Altra copia della relazione è trasmessa, assieme alle eventuali osservazioni, per via telematica all'ufficio del registro delle imprese ed è trasmessa a mezzo di posta elettronica certificata ai creditori e ai titolari di diritti sui beni.

Formula

(INDICARE L'AUTORITÀ DI VIGILANZA COMPETENTE E LA RELATIVA SEDE)

Società ... in liquidazione coatta amministrativa

Commissario liquidatore: ...

RELAZIONE DEL COMMISSARIO LIQUIDATORE EX ART. 205, COMMA 2, L. FALL., RIFERITA AL PERIODO DAL ... AL ...

Premessa

Con la presente relazione il sottoscritto commissario liquidatore intende riferire agli organi della procedura in ordine alla situazione patrimoniale dell'impresa ed alle attività di gestione posta in essere nel periodo dal ...al ...

Alla presente relazione è allegato, come per legge, rapporto del Comitato di sorveglianza.

I. Sulla situazione patrimoniale dell'impresa alla data del ...(esporre in dettaglio la situazione patrimoniale dell'impresa in liquidazione coatta amministrativa alla data di riferimento)

II. Sulla gestione dell'impresa nell'ultimo semestre ...(descrivere i fondamentali atti di gestione posti in essere nel periodo considerato, anche in-termini di scelte giudiziali e/o stragiudiziali di tutela e/o recupero patrimoniale)

III. Conto della gestione

Il prospetto che segue descrive, in relazione al periodo considerato, sia il riscontro contabile della gestione, sia la movimentazione finanziaria sul conto corrente intestato alla procedura ... (redigere prospetto contenente i riscontri contabili di gestione nonchè la movimentazione del conto corrente intestato alla procedura concorsuale, allegando estratto del libro giornale)

IV. Sul contenuto del rapporto del Comitato di sorveglianza ... (esporre in merito al contenuto del rapporto reso dal Comitato di sorveglianza)

Si allega la situazione contabile relativa al periodo di riferimento (dal ... al ...) nonché estratto del conto corrente intestato alla Società in liquidazione coatta amministrativa.

Con osservanza,

Luogo e data ...

Il Commissario liquidatore ...

(allegare la documentazione richiamata)

Commento

Alla scadenza del singolo semestre, il commissario liquidatore espone all'autorità che vigila sulla liquidazione i risultati in una relazione sulla situazione patrimoniale dell'impresa e sull'andamento della gestione accompagnata dal rapporto del comitato di sorveglianza.

Il MISE detta le linee guida nella circolare n. 140030 del 2014 che di seguito si esaminano.

In base all'art. 205 l. fall. copia della relazione è trasmessa al comitato di sorveglianza, unitamente agli estratti conto dei depositi postali o bancari relativi al periodo di riferimento della relazione, all'ufficio del registro delle imprese ed ai creditori e titolari di diritti sui beni.

La relazione non deve contenere notizie od informazioni che, a giudizio del Commissario liquidatore, ove pubblicizzate, potrebbero essere suscettibili di recare pregiudizio nei confronti degli interessi della procedura ovvero nei confronti dei diritti fondamentali costituzionalmente riconosciuti, posti a tutela della riservatezza dei soggetti coinvolti.

Copia della relazione è trasmessa al Ministero dello Sviluppo economico unitamente al verbale contenente il rapporto e le eventuali valutazioni del comitato di sorveglianza, corredata del rendiconto analitico redatto secondo lo schema ministeriale, degli estratti conto dei depositi postali o bancari relativi allo stesso periodo di riferimento nonché delle relazioni riguardanti lo stato dei contenziosi in essere, redatte dai legali incaricati della procedura.

Al fine di fornire utili indicazioni operative sia a tutti i professionisti che svolgono le funzioni di Commissario liquidatore ex artt. 2545-terdecies c.c. e 198 l.fall.- in virtù del rinvio mobile di cui all'art. 199, comma 3, l.fall. - sia ai commissari liquidatori nominati ai sensi degli artt. 2545-septiesdecies, comma 2 c.c. e 223-septiesdecies disposizioni di attuazione e transitorie del c.c., in virtù del duplice rinvio normativo contenuto nell'art. 1 della l. 17 luglio 1975, n. 400 (recante Norme intese ad uniformare ed accelerare la procedura di liquidazione coatta amministrativa degli enti cooperativi) - sia ai Presidenti dei comitati di sorveglianza, sia ai funzionari amministrativi chiamati a curare l'applicazione delle disposizioni surrichiamate, devono essere rammentati tre fondamentali dati normativi evincibili dalla stessa nota ministeriale.

Ai sensi dell'art. 207 l.fall. quale modificato dall'art. 17, del d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla l. 17 dicembre 2012, n. 221 entro un mese dalla nomina il commissario comunica a ciascun creditore, a mezzo posta elettronica certificata, se il relativo indirizzo del destinatario risulta dal registro delle imprese ovvero dall'Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata delle imprese e dei professionisti e, in ogni altro caso, a mezzo lettera raccomandata o telefax presso la sede dell'impresa o la residenza del creditore, il suo indirizzo di posta elettronica certificata e le somme risultanti a credito di ciascuno secondo le scritture contabili e i documenti dell'impresa. Contestualmente il commissario invita i creditori ad indicare, entro il termine di cui al terzo comma, il loro indirizzo di posta elettronica certificata, con l'avvertimento sulle conseguenze di cui al quarto comma e relativo all'onere del creditore di comunicarne ogni variazione. La comunicazione s'intende fatta con riserva delle eventuali contestazioni.

Analoga comunicazione è fatta a coloro che possono fare valere domande di rivendicazione, restituzione e separazione su cose mobili possedute dall'impresa.

Entro quindici giorni dal ricevimento della comunicazione i creditori e le altre persone indicate dal comma precedente possono far pervenire al commissario mediante posta elettronica certificata le loro osservazioni o istanze.

Ai sensi dell'art. 31-bis, comma 1, introdotto dall'art. 17 del d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla l. 17 dicembre 2012, n. 221, del Regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 le comunicazioni ai creditori e ai titolari di diritti sui beni che la legge o il giudice delegato pone a carico del curatore sono effettuate all'indirizzo di posta elettronica certificata da loro indicato nei casi previsti dalla legge.

Ai sensi del comma 2-bis dell'art. 17 sopra citato il curatore, il commissario giudiziale nominato a norma dell'articolo 163 l.fall., il commissario liquidatore e il commissario giudiziale nominato a norma dell'articolo 8 del d.lgs. 8 luglio 1999, n. 270, entro dieci giorni dalla nomina, comunicano al registro delle imprese, ai fini dell'iscrizione, il proprio indirizzo di posta elettronica certificata.

In tale contesto normativo in uno alle modalità comunicative sopra richiamate, il novellato art. 205 l.fall. dispone - in maniera non totalmente esaustiva - circa il contenuto necessario che deve essere oggetto della Relazione del commissario ex art. 205 l.fall. per cui il commissario liquidatore deve presentare alla fine di ogni semestre all'autorità che vigila sulla liquidazione una relazione sulla situazione patrimoniale dell'impresa e sull'andamento della gestione accompagnata da un rapporto del comitato di sorveglianza.

Una copia della relazione è trasmessa al comitato di sorveglianza, unitamente agli estratti conto dei depositi postali o bancari relativi al periodo.

Altra copia della relazione deve essere trasmessa, assieme alle eventuali osservazioni, per via telematica all'ufficio del registro delle imprese e la stessa deve essere trasmessa a mezzo di posta elettronica certificata ai creditori e ai titolari di diritti sui beni.

Il deposito presso il registro delle imprese della relazione semestrale redatta ai sensi dell'art. 205 l.fall., è inserito in tale frame-work normativo; l'inoltro per via telematica all'ufficio del registro delle imprese è, sicuramente, un obbligo di tipo efficientista il cui adempimento è però previsto anche per rispondere a canoni sia di trasparenza che di correttezza. Quindi la disposizione va coerentemente e necessariamente declinata secondo le coordinate assiologiche di cui all'art. 1175 c.c.

Pertanto si deve intendere l'informativa sulla situazione patrimoniale dell'impresa e sull'andamento della gestione come comportante un inoltro documentale che si ponga in termini di immediata lettura per tutti i destinatari ed in primo luogo per i creditori.

In tal senso, si ritiene maggiormente rispondente al fine anzidetto l'invio della relazione integrale contenente tuttavia una evidenziazione grafica riassuntiva degli adempimenti posti in essere relativamente alla realizzazione dell'attivo con i risultati ottenuti, i riparti effettuati, l'esistenza o meno di contenziosi e la dichiarazione sulla possibilità o meno di effettuare a breve ulteriori riparti.

Si precisa che la copia della relazione da trasmettere in via telematica non deve contenere notizie o informazioni (ad es.: rendiconto redatto secondo lo schema ministeriale e dagli estratti conto dei depositi postali o bancari relativi al periodo nonché dalle relazioni circa lo stato dei contenziosi in essere, redatte dai legali incaricati) le quali, come già detto innanzi, a giudizio del commissario liquidatore, ove venissero pubblicizzate, potrebbero essere suscettibili di recare pregiudizio nei confronti degli interessi della procedura ovvero nei confronti dei diritti fondamentali costituzionalmente riconosciuti e segnatamente di quelli posti a tutela della riservatezza - anche informatica - dei soggetti coinvolti.

Tale attività dovrà essere disimpegnata sempre nel più rigoroso rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento dell'azione amministrativa.

L'ossequio ai menzionati principi ex art. 1175 c.c. comporta necessariamente la salvezza della facoltà per il commissario liquidatore di inoltrare specifiche comunicazioni su singoli fatti o circostanze ovvero quella di chiedere direttive ex 204, comma 1, l.fall. o l'emanazione di atti di indirizzo su iniziative da intraprendere a tutela della procedura, anche al di fuori dei casi già previsti dalla legge fallimentare per il rilascio delle autorizzazioni.

Si rammenta infine che la copia della relazione va trasmessa al MISE unitamente al verbale contenente il Rapporto e le eventuali valutazioni del comitato di sorveglianza, corredata dal rendiconto redatto secondo lo schema ministeriale e dagli estratti conto dei depositi postali o bancari relativi al periodo nonché dalle relazioni circa lo stato dei contenziosi in essere, redatte dai legali incaricati.

Infine, va ricordato come la competente Divisione presso il MISE ha a disposizione un indirizzo di posta elettronica certificata (imp.pmiec.div6@pec.sviluppoeconomico.gov.it) che è possibile utilizzare per qualunque comunicazione, anche di carattere formale.

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