Comunicazione ex art. 207 comma 2 l.fall. del commissario liquidatore ai titolari di diritti su beni mobili posseduti dall'impresaInquadramentoNella liquidazione coatta amministrativa la formazione dello stato passivo subisce rilevanti modificazioni rispetto alla procedura del fallimento, data la diversa struttura degli organi della liquidazione. Infatti il commissario liquidatore deve comunicare l'ammontare dei crediti riconosciuti ad ogni singolo creditore a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento (PEC). La comunicazione è effettuata con riserva di verifica delle eventuali contestazioni. FormulaEgregio Sig. ....(nome e cognome) ovvero Spettabile Società (denominazione/ragione sociale) .... Via....n. ....cap .... città .... ....(indirizzo di posta elettronica certificata del destinatario) Oggetto: comunicazione ex art. 207, comma 2, l.fall. Il sottoscritto...., nella qualità di Commissario Liquidatore della Società ....in liquidazione coatta amministrativa, come da provvedimento del ...., comunica che dall'esame della documentazione sociale risulta in proprietà del destinatario della presente, il bene di seguito descritto ....(segue la descrizione del bene). Tale bene trovasi attualmente nel possesso della suddetta Società e, stando alla documentazione esaminata, sarebbe collocato .... (indicare il presunto luogo di collocazione del bene) Comunica, altresì, che l'indirizzo di posta elettronica certificata della procedura è .... Comunica infine che entro il termine di quindici giorni dal ricevimento della presente: a) potranno essere formulate, mediante posta elettronica certificata, osservazioni ed istanze in merito al rilievo effettuato; b) potrà essere fornito allo scrivente l'indirizzo di posta elettronica certificata nonché, in seguito, le sue eventuali variazioni, per le successive comunicazioni, che altrimenti sarebbero effettuate mediante deposito nella Cancelleria del Tribunale di.... Luogo e data.... Il Commissario Liquidatore.... CommentoIn base all'art. 207 l.fall. il commissario liquidatore comunica, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, a ciascun creditore le somme risultanti a credito di ciascuno ed analoga comunicazione è fatta a coloro i quali possono far valere domande di rivendicazione, restituzione e separazione su cose mobili possedute dall'impresa, ciò al fine di consentire al commissario stesso di procedere alla formazione dello stato passivo, salva la facoltà, per coloro che non abbiano ricevuto la comunicazione, di chiedere, a mezzo raccomandata, il riconoscimento dei propri crediti o la restituzione dei propri beni, ai sensi del successivo art. 208 l.fall. L'improcedibilità temporanea delle azioni giudiziarie intraprese nei confronti dell'impresa, poi sottoposta a liquidazione coatta amministrativa, non riguarda quindi tutte le azioni proposte contro l'impresa in bonis ma solo quelle espressamente indicate dal menzionato art. 207 l.fall., perché rilevanti ai fini della formazione dello stato passivo, da effettuarsi in sede amministrativa. Restano pertanto escluse dalla vis actractiva della liquidazione le azioni di nullità dei contratti, stipulati dal l'imprenditore in bonis, a prescindere dagli eventuali effetti riflessi che l'esito della lite possa avere nei confronti del patrimonio dell'impresa sottoposta alla liquidazione, ciò sia perché, come detto, non ricomprese nell'art. 207 l.fall. sia perché la domanda di declaratoria di nullità del contratto, e di restituzione quindi delle cose in base ad esso consegnate, ed apparentemente acquisite dall'impresa, non viene ad incidere sulla formazione dello stato passivo, in conseguenza della retroattività della declaratoria di nullità, in virtù della quale i beni non sono mai entrati effettivamente a far parte del patrimonio dell'impresa sottoposta a liquidazione (Cass. n. 2541/2000). |