Legge - 27/01/2012 - n. 3 art. 14 duodecies - Creditori posteriori1Creditori posteriori1
1. I creditori con causa o titolo posteriore al momento dell'esecuzione della pubblicità di cui all'articolo 14-quinquies, comma 2, lettere c) e d), non possono procedere esecutivamente sui beni oggetto di liquidazione. 2. I crediti sorti in occasione o in funzione della liquidazione o di uno dei procedimenti di cui alla precedente sezione sono soddisfatti con preferenza rispetto agli altri, con esclusione di quanto ricavato dalla liquidazione dei beni oggetto di pegno ed ipoteca per la parte destinata ai creditori garantiti. [1] Articolo inserito dall'articolo 18, comma 1, lettera s), del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, in legge 17 dicembre 2012, n. 221. InquadramentoLa norma è mirata, per un verso, ad escludere la possibilità dei creditori posteriori alla pubblicità della domanda di liquidazione di sottoporre ad esecuzione forzata i beni da liquidare, per i quali viene in evidenza, con forza, una sorta di vincolo destinatorio; per altro verso, ad assegnare il rango della prededucibilità ai crediti sorti in occasione o in funzione della procedura liquidatoria. Portata e contenuto della normaSe in forza dell'art. 14-quinquies, comma 2, lett. b) l. n. 3/2012 sino all'atto dell'omologazione definitivo non possono, sotto pena di nullità, essere iniziate o proseguite azioni cautelari ed esecutive, né acquistati diritti di prelazione sul patrimonio soggetto a liquidazione da parte dei creditori aventi titolo o causa anteriori, in forza dell'art. 14-duodecies, comma 1, sul patrimonio da liquidare possono concorrere solo i creditori anteriori, mentre i creditori con causa o titolo posteriore alla pubblicità della domanda e del decreto di apertura della liquidazione o alla trascrizione del decreto stesso, non possono procedere esecutivamente sui beni oggetto di liquidazione. Ciò detto, ancorché sia del tutto assente nel contesto della procedura di liquidazione una disciplina della ripartizione del ricavato, il predetto comma 2 si incarica di statuire la prededuzione dei crediti sorti in occasione o in funzione dei procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento o di liquidazione. Il principio è del tutto equivalente a quanto previsto dalla disciplina della prededuzione della procedura fallimentare, nella misura in cui esclude dal soddisfacimento preferenziale del credito prededucibile soltanto quanto venga ricavato dalla liquidazione dei beni oggetto di pegno e ipoteca, per la parte destinata ai creditori garantiti In tema di riparto, mancando una disciplina ad hoc, è ipotizzabile colmare il deficit normativo in via analogica, ricorrendo all'impiego degli artt. 110 ss. l.fall. BibliografiaAngelici, Ferri, Manuale di diritto commerciale, Milano, 2015, 821; Bonfatti, Gli incentivi alla composizione negoziale delle crisi d'impresa: uno sguardo d'insieme, in Bonfatti - Falcone (a cura di), Le procedure di composizione negoziale delle crisi e del sovraindebitamento, Milano, 2014, 33; Caiafa, La composizione delle crisi da sovraindebitamento, in Dir. fall. 2012, I, 416; Caterini, Sovraindebitamento, ristrutturazione del debito e datio in solutum, in Rass. dir. civ. 2014, 337; Costa, Profili problematici della disciplina della composizione delle crisi da sovraindebitamento, in Dir. fall. 2014, 6, 10663; De Linz, Spunti critici sulle nuove procedure di sovraindebitamento e ordinamenti a confronto, in Dir. fall. 2015, 5, 10482; Fabiani, La gestione del sovraindebitamento del debitore «non fallibile» (d.l. 212/2011), in ilcaso.it, doc. n. 278/2012; Fabiani, Crescita economica, crisi e sovraindebitamento, in Corr. giur. 2012, 449; Fabiani, Primi spunti di riflessione sulla regolazione del sovraindebitamento del debitore non «fallibile», in Foro It., 2012, V, 94 ss.; Guiotto, La nuova procedura per l'insolvenza del soggetto non fallibile: osservazioni in itinere, in Fall. 2012, 23; Lo Cascio, La composizione delle crisi da sovraindebitamento (Introduzione), in Fall. 2012, 1021; Macario, Finalità e definizioni, in AA.VV., La «nuova» composizione della crisi da sovraindebitamento, a cura di Di Marzio-Macario-Terranova, Milano, 2013, 18; Macario, Sovraindebitamento e procedure di esdebitazione per i debitori «non fallibili». 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