Decreto legislativo - 8/07/1999 - n. 270 art. 97 - Costituzione di parte civile.Costituzione di parte civile. 1. La facoltà di costituzione di parte civile prevista dall'articolo 240, primo comma, della legge fallimentare è esercitata, dopo la dichiarazione dello stato di insolvenza, dal commissario giudiziale e, dopo l'apertura della procedura di amministrazione straordinaria, dal commissario straordinario. InquadramentoViene estesa al commissario giudiziale e, dopo l'apertura della procedura di amministrazione straordinaria, al commissario straordinario la disciplina per la costituzione di parte civile del curatore nel processo penale a carico degli organi dell'impresa fallita da parte dell'art. 240 l. fall. L'azione esercitata è un'azione di massa, sicché in forza del comma 2 dello stesso art. 240 l. fall. i creditori possono costituirsi parte civile nel procedimento penale per bancarotta fraudolenta quando manca la costituzione del commissario o quando intendono fare valere un titolo di azione personale. Costituzione di parte civile del commissario giudiziale e del commissario straordinarioViene estesa al commissario giudiziale e, dopo l'apertura della procedura di amministrazione straordinaria, al commissario straordinario la disciplina per la costituzione di parte civile del curatore nel processo penale a carico degli organi dell'impresa fallita da parte dell'art. 240 l. fall. Ai sensi dell'articolo in esame viene estesa al commissario straordinario la disciplina che regolamenta la costituzione di parte civile nel processo penale. Tale disposizione costituisce il presupposto normativo che legittima il commissario straordinario ad agire per il risarcimento dei danni determinati dai fatti illeciti, che integrano i reati di cui al capo VI, e si coordina con l'art. 74 c.p.p. che consente che le azioni civili, per le restituzioni e per il risarcimento del danno, possano essere esercitate nel processo penale. La legittimazione del commissario dovrebbe valere necessariamente anche fuori del processo penale, evenienza che necessariamente si verifica nell'ipotesi ad es. in cui l'imputato opti per il rito del patteggiamento, rito che non consente che il giudice decida sulle domanda della parte civile. La curatela del fallimento è legittimata a costituirsi parte civile anche per reati diversi da quelli fallimentari, non ostando a tale conclusione il disposto dell'art. 240 r.d. n. 267/1942 che, prevedendo la costituzione di parte civile del curatore, anche contro il fallito, in relazione ai reati fallimentari, non esclude la possibilità di costituzione, in base alla normativa generale, per reati di natura diversa da cui sia derivato al fallimento un qualche danno (Cass. pen. VI, 4 novembre 2009, n. 5447; contra, con riguardo all'amministrazione straordinaria, in sede applicativa, Trib. Milano I, 19 dicembre 2005, in Foro ambrosiano 2005, n. 4, 433). Ai sensi dell'art. 240, comma 2, r.d. n. 267/1942 i creditori possono costituirsi parte civile nel procedimento penale per bancarotta fraudolenta quando manca la costituzione del curatore o quando intendono fare valere un titolo di azione personale (v., di recente, Cass. pen. V, n. 8619/2014). Pertanto, qualora il curatore, successivamente all'inizio del processo penale per bancarotta, abbia optato per l'esercizio in sede civile dell'azione di responsabilità nei confronti del fallito, la precedente costituzione di parte civile del singolo creditore in sede penale conserva efficacia solo per i crediti di natura personale, mentre deve intendersi automaticamente caducata per i crediti della massa già azionati dallo stesso curatore (Cass. pen. V, n. 19216/2014). In applicazione dei richiamati principi si è ritenuto, in sede di merito, che gli ex dipendenti di società in amministrazione straordinaria non possono costituirsi parte civile nel processo penale per bancarotta fraudolenta a carico degli amministratori, quando si sia costituito il commissario straordinario, ancorché lamentino la cessazione del rapporto di lavoro perché trattasi di pretesa nascente da credito concorsuale che, in quanto tale, deve essere fatto valere nell'ambito della procedura di amministrazione straordinaria (Ufficio Indagini Preliminari di Roma, 8 novembre 2012, in Giur. mer. 2013, n. 9, 1838, con nota di SANDRELLI). Al contempo, la stessa decisione ha ritenuto legittima la costituzione di parte civile del Commissario straordinario nel processo penale per bancarotta fraudolenta a carico di amministratori, direttori generali e sindaci di società in procedura di amministrazione straordinaria, poiché lo stesso esercita un'azione c.d. di massa (finalizzata cioè alla ricostruzione del patrimonio del fallito nella sua funzione di garanzia generica) ed avente titolo nel diritto al risarcimento del danno che trova il suo fondamento negli art. 2392, 2393, 2394, 2394-bis c.c. (Ufficio Indagini Preliminari di Roma, 8 novembre 2012, cit.). Sempre in tema di amministrazione straordinaria, è state ritenuta ammissibile la costituzione di parte civile dei creditori sociali, in presenza della costituzione del commissario straordinario, per danni di natura extrapatrimoniale diversi da quelli per i quali è deputata la procedura (Trib. Milano III, 30 gennaio 2008, in Foro ambrosiano, 2008, n. 1, 24, con note di BELLINI e REITANO). In generale, le Sezioni Unite hanno affermato che l'azione diretta ad ottenere il risarcimento del danno, per effetto dell'abusiva concessione bancaria di credito a favore di società fallita, in quanto repressiva di un illecito di natura concorrenziale, non rientra fra quelle cd. di massa, esercitabili in nome e per conto del ceto creditorio da parte del curatore fallimentare, il quale è carente di legittimazione a proporla (Cass., S.U., n. 7029/2006, in Rass. dir. civ. 2006, n. 4, 1147, con nota di Robles). BibliografiaAntolisei, I reati fallimentari, Milano, 2001; Conti, Diritto penale commerciale, i reati fallimentari, 1991; Corradi, Responsabilità dell'amministratore e incapienza dell'attivo fallimentare, in Soc. 2010; Esposito, L'azione risarcitoria «di massa» per «concessione abusiva di credito» in questa, in Fall. 2005; Filippi, La costituzione di parte civile e del commissario giudiziario nel processo penale per bancarotta, in Fall. 2013; Filippi, Commento sub 240 l.f., in M. Ferro (a cura di), Commentario della legge fallimentare, Padova, 2007; Giuliani Balestrino, La bancarotta e gli altri reati concorsuali, Milano, 1999; La Monica, Diritto penale commerciale, Milano, 1993; Lo Cascio, Commentario alla legge sull'amministrazione straordinaria delle grandi imprese insolventi, Milano, 2000; Nuvolone, Il diritto penale del fallimento e le altre procedure concorsuali, Milano, 1955; (Sacchettini, Commissario liquidatore legittimato alla causa anche se il provvedimento di nomina è illecito, in Guida al dir. 2010, 10; Sgubbi, I reati fallimentari e la procedura di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi, in Giur. comm. 1983, II. |