Decreto legislativo - 8/07/1999 - n. 270 art. 45 - Nomina del comitato di sorveglianza.

Lunella Caradonna
Ivana Vassallo

Nomina del comitato di sorveglianza.

1. Entro quindici giorni dalla nomina del commissario straordinario, il Ministro dell'industria nomina con decreto un comitato di sorveglianza, composto da tre o cinque membri. Uno o due di essi, a seconda che il comitato sia composto da tre o cinque membri, sono scelti tra i creditori chirografari; i membri residui tra persone particolarmente esperte nel ramo di attività esercitata dall'impresa o nella materia concorsuale.

2. Il Ministro nomina, altresì, tra i membri del comitato, il presidente.

2-bis. I membri del comitato durano in carica tre anni, rinnovabili sino all'estinzione della procedura. Gli esperti possono far parte di non più di tre comitati1.

3. Il decreto di nomina del comitato è comunicato al tribunale che ha dichiarato lo stato di insolvenza, nonché alla regione ed al comune in cui l'impresa ha la sede principale.

4. I membri del comitato nominati in qualità di esperti hanno diritto a compenso secondo le disposizioni del regolamento previsto dall'articolo 47; gli altri membri al solo rimborso delle spese. Il compenso e le spese sono liquidati dal Ministero dell'industria.

[1] Comma inserito dall'articolo 4-bis, comma 1 del D.L. 5 gennaio 2023, n. 2, convertito con modificazioni dalla Legge 3 marzo 2023, n. 17 e successivamente modificato dall'articolo 4, comma 1-bis, del D.L. 18 gennaio 2024, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla Legge 15 marzo 2024, n. 28.

Inquadramento

La disciplina del comitato di sorveglianza è mutata con riguardo ai poteri, essendo stati previsti poteri di indagine e di audizione dei soggetti della procedura e in relazione ai tempi di funzionamento.

Ciò tenuto conto delle criticità emerse con la precedente legge e con riferimento alla procedura di liquidazione coatta amministrativa.

Il comitato di sorveglianza è organo consultivo, ma svolge anche funzioni di ispezione ed indagine, anche se molto limitate e funzioni propositive con specifico riferimento alla proposta di revoca del commissario straordinario.

Modalità di nomina del comitato di sorveglianza

Il comitato di sorveglianza è nominato dal Ministro delle attività produttive con decreto emesso entro quindici giorni dalla nomina del commissario straordinario.

È composto da tre o cinque membri e uno o due di essi (a seconda che il comitato sia composto da tre o cinque membri) sono scelti tra i creditori chirografari.

Si è posto il problema (sorto anche con la precedente normativa che prevedeva la nomina da parte dell’autorità di vigilanza con lo stesso decreto di apertura della procedura) di non potere, in un tempo così breve, né individuare i creditori chirografari , né avere una valutazione completa dei requisiti e delle qualità delle persone che vengono nominate.

Gli altri componenti devono essere persone particolarmente esperte nel ramo di attività esercitata dall’impresa o nella materia concorsuale.

Anche la nomina del presidente del comitato spetta al Ministro delle attività produttive.

Secondo quanto previsto dal Ministro dello Sviluppo Economico nella direttiva del 28 luglio 2016, in via generale, il Comitato di sorveglianza sarà costituito da tre membri; si procederà alla nomina di cinque componenti laddove la procedura venga disposta nei confronti di più imprese appartenenti al medesimo gruppo.


La Presidenza dei Comitati sarà attribuita a soggetti istituzionalmente rappresentativi, scelti tra i magistrati ordinari e amministrativi o tra gli avvocati dello Stato.


I componenti esperti saranno individuati tra:

a) dirigenti o funzionari del Ministero in possesso dei requisiti previsti dalla legge (sulla base di un’istruttoria curata dalla competente direzione generale);b) professori universitari in materie giuridiche o economiche, avvocati, dottori commercialisti e consulenti aziendali.

Per questi ultimi, le candidature saranno raccolte mediante avviso sul sito del Ministero e selezionate dalla una Commissione, nominata dal Ministro, formata da tre componenti esperti, di cui uno scelto nell’ambito delle magistrature amministrative, con funzione di coordinamento, un esperto in materia di amministrazione straordinaria ed un esperto nella valutazione e selezione delle competenze; la Commissione dura in carica un biennio e deve essere rinnovata integralmente alla scadenza (la stessa prevista nella procedura di nomina del Commissario straordinario).

I componenti dei Comitati di sorveglianza saranno nominati previa verifica dell’insussistenza delle medesime situazioni di incompatibilità previste dalle norme vigenti per i Commissari straordinari e previa verifica dell’inesistenza di conflitti d’interessi rispetto all’impresa e alla persona del Commissario; vanno, infatti, esclusi i soggetti legati al Commissario straordinario da vincoli di parentela o affinità o di natura professionale.

La durata della nomina dei componenti del Comitato è prevista per un triennio, con obbligo - alla scadenza - di rinnovare la composizione del collegio per almeno i 3/5 nel caso sia composto da cinque unità e per almeno i 2/3 nel caso sia composto da tre unità.

Ciascun componente potrà essere rinnovato una sola volta.

Il comitato di sorveglianza è un organo collegiale che delibera a maggioranza.

I pareri sono obbligatori ma non vincolanti e sono tipici, ovvero previsti dalla legge.

Anche il parere reso dal comitato di sorveglianza sul programma redatto dal commissario straordinario non è vincolante.

Non è esclusa l’acquisizione del parere del comitato di sorveglianza, anche se non previsto specificamente, ma perché lo si ritiene opportuno.

I termini previsti per svolgere la funzione consultiva sono disciplinati nel termine massimo, con la conseguenza che in casi particolari il termine minimo può essere fissato a seconda del caso in esame.

Il termine previsto per rendere il parere è di 10 giorni.

Può essere abbreviato a tre giorni nei casi di urgenza.

Il comitato di sorveglianza deve, invece, emettere una vera e propria autorizzazione nel caso in cui il commissario voglia farsi coadiuvare da tecnici o da altre persone retribuite, compreso il fallito, sotto la propria responsabilità e voglia attribuire a professionisti ed esperti incarichi di consulenza e collaborazione tecnica e professionale in casi di effettiva necessità e previa verifica circa l’insussistenza di adeguate professionalità tra i dipendenti dell’impresa.

Il decreto di nomina del comitato è comunicato al Tribunale che ha dichiarato lo stato di insolvenza, nonché alla regione ed al comune in cui l’impresa ha la sede principale.

Tale forma di pubblicità risponde alla duplice esigenza di portare a conoscenza di tutte le autorità interessate dell’esistenza di tale organo e dei compiti dallo stesso assunti e di garantire la trasparenza che deve permeare l’intera procedura concorsuale.

I membri del comitato nominati in qualità di esperti hanno diritto a compenso secondo le disposizioni del regolamento previsto dall’articolo 47, mentre gli altri membri hanno diritto al solo rimborso delle spese.

L’organo competente per la liquidazione del compenso e delle spese è il Ministero dell’industria.

Bibliografia

v. sub art. 37.

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