Decreto legislativo - 8/07/1999 - n. 270 art. 42 - Controllo preventivo sugli atti del commissario straordinario.Controllo preventivo sugli atti del commissario straordinario. 1. Sono soggetti ad autorizzazione del Ministero dell'industria, sentito il comitato di sorveglianza: a) gli atti di alienazione e di affitto di aziende e di rami di aziende; b) gli atti di alienazione e di locazione di beni immobili e di costituzione di diritti reali sui medesimi, gli atti di alienazione di beni mobili in blocco, di costituzione di pegno e le transazioni, se di valore indeterminato o superiore a 206.582,76 euro. InquadramentoLa disposizione in esame stabilisce che il commissario straordinario deve munirsi dell'autorizzazione del Ministero dell'industria, previo parere del comitato di sorveglianza, quando provveda ad alienare o ad affittare aziende o rami di azienda; ovvero quando il commissario straordinario stipuli vendite e locazioni di beni immobili ed atti costitutivi di un diritto reale su detti beni, conceda pegni e stipuli transazioni e tali negozi giuridici abbiano un valore superiore ad euro 206.582,76. Il criterio è la particolare rilevanza patrimoniale o economica dell'atto o lo specifico rilievo assunto dall'atto autorizzando in ordine alla realizzazione dello scopo della procedura. Il comitato di sorveglianza è un organo che svolge una funzione analoga a quella del comitato dei creditori in sede fallimentare. Tale organo esercita una funzione consultiva poiché viene sentito con riguardo agli atti posti in essere dal commissario straordinario che sono soggetti ad autorizzazione del Ministero dell'industria. Autorizzazione del Ministero delle attività produttive e parere del comitato di sorveglianzaL'autorizzazione del Ministero delle attività produttive è richiesta in relazione a specifici atti indicati dalla legge e trova la sua ragion d'essere nella particolare natura e rilevanza degli atti oggetto di autorizzazione. Si tratta di atti di alienazione e di affitto di aziende e di rami di aziende; atti di alienazione e di locazione di beni immobili e di costituzione di diritti reali sui medesimi; atti di alienazione di beni mobili in blocco, di costituzione di pegno e le transazioni di valore indeterminato o superiore a euro 206.582,76. Anche la costituzione di parte civile è soggetto ad autorizzazione. Il provvedimento autorizzatorio si traduce in un atto di controllo preventivo in quanto interviene prima che l'atto oggetto dell'autorizzazione venga posto in essere; incide, quindi, sulla capacità negoziale del commissario straordinario, riducendola. In analogia con il curatore fallimentare, all'autorizzazione è stata attribuita una funzione di tutela dell'ufficio del commissario straordinario e l'assenza della stessa si riflette sulla validità del successivo negozio posto in essere. Pertanto, non costituendo espressione di una forma di tutela diretta dei terzi, questi non possono eccepire la mancanza di autorizzazione, essendo consentita tale facoltà allo stesso organo della procedura (Cass. n. 8699/1995). La dottrina ha affermato che nei casi in cui il commissario straordinario debba munirsi delle specifiche autorizzazioni dell'autorità di vigilanza per il compimento di determinati atti, resta titolare dei relativi poteri, il cui esercizio è condizionato a dette autorizzazioni e il potere non appartiene quindi all'autorità amministrativa, la quale di volta in volta ne consente l'esercizio mediante autorizzazione (Cavalaglio, 667). |