Liquidazione coatta amministrativa e opposizione allo stato passivo

La Redazione
07 Luglio 2017

L'art. 209 l. fall. prevede che davanti all'autorità giudiziaria ordinaria i creditori, quali titolari di diritti soggettivi, possano proporre le opposizioni allo stato passivo di cui all'art. 98 l.fall.. Tale opposizione non è tuttavia ipotizzabile qualora l'oggetto del contendere sia l'omissione di un (completo) stato passivo, e l'avvenuto parziale soddisfacimento di un credito in esso non contemplato.

L'art. 209 l.fall. prevede che davanti all'autorità giudiziaria ordinaria i creditori, quali titolari di diritti soggettivi, possano proporre le opposizioni allo stato passivo di cui all'art. 98 l.fall.. Tale opposizione non è tuttavia ipotizzabile qualora l'oggetto del contendere sia l'omissione di un (completo) stato passivo, e l'avvenuto parziale soddisfacimento di un credito in esso non contemplato.

Rispetto ai provvedimenti ed ai comportamenti relativi alla formazione ed al deposito dello stato passivo, il creditore può ricorrere al giudice amministrativo; solo a seguito del deposito in cancelleria, che lo rende esecutivo, lo stato passivo assume carattere giurisdizionale e diviene suscettibile delle opposizioni ed impugnazioni previste dall'art. 98 l.fall..

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