Osservatorio sulla Cassazione - Luglio e Agosto 2017

La Redazione
15 Settembre 2017

Torna l'appuntamento con l'osservatorio sulla Corte di Cassazione: una rassegna delle più interessanti sentenze di legittimità depositate nei mesi di luglio e agosto.

Insinuazione al passivo proposta da uno studio associato

Cass. Civ. – Sez. VI – 4 luglio 2017 – n. 16446, sent.

La domanda di insinuazione al passivo fallimentare proposta da uno studio associato fa presumere l'esclusione della personalità del rapporto d'opera professionale da cui quel credito è derivato, e, dunque, l'insussistenza dei presupposti per il riconoscimento del privilegio ex art. 2751-bis, n. 2, c.c., salvo che l'istante dimostri che il credito si riferisce ad una prestazione svolta personalmente dal professionista, in via esclusiva o prevalente, e sia di pertinenza dello stesso, pur se formalmente richiesto dall'associazione.

Istanza di fallimento e modalità di notifica all'imprenditore commerciale

Cass. Civ. – Sez. VI – 4 luglio 2017 – n. 16447, sent.

Ove l'imprenditore commerciale non abbia provveduto ad ottenere e mantenere in funzione un indirizzo pec, l'istanza di fallimento e il decreto di fissazione di udienza vanno notificati allo stesso nella forma subordinata di cui all'art. 15, comma 3, l.fall..

Poteri del curatore fallimentare in caso di sequestro per la confisca dei beni societari

Cass. Pen. – Sez. III – 4 luglio 2017, n. 31970, sent.

L'amministratore di una società fallita può impugnare l'affitto d'azienda, effettuato dall'amministratore giudiziario, nominato a seguito del sequestro preventivo delle quote societarie, anche dopo il fallimento della società; il curatore fallimentare, infatti, in quanto soggetto terzo rispetto al procedimento cautelare, non è titolare di diritti sui beni in sequestro, né può agire in rappresentanza di creditori. Non è, dunque, legittimato a proporre impugnazione avverso il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca dei beni della società fallita.

Fideiussione: fallimento del debitore principale e insinuazione al passivo del creditore garantito

Cass. Civ. – Sez. III – 27 luglio 2017, n. 18779, sent.

In tema di fideiussione, quando il debitore principale è sottoposto ad una procedura concorsuale, il creditore garantito, al fine di evitare di incorrere nella decadenza di cui all'art. 1957 c.c., è tenuto a proporre la propria istanza contro il debitore mediante insinuazione al passivo.

Dichiarazione di fallimento e rilevanza della competenza territoriale del P.M.

Cass. Civ. – Sez. I – 25 agosto 2017 – n. 20400, sent.

Nell'ambito della richiesta di dichiarazione di fallimento di una società non è rilevante la competenza per territorio del Pubblico Ministero richiedente, bensì quella del Tribunale, poiché è l'unica di cui si occupa la legge fallimentare all'art. 9.

Concordato liquidatorio e scioglimento anticipato della società

Cass. Civ. – Sez. I – 31 agosto 2017 – n. 20618, sent.

La delibera di scioglimento anticipato della società è un atto organizzativo della società e, quando adottata in prossimità della proposta di concordato liquidatorio, è da considerarsi assunta al fine di adeguare l'organizzazione societaria al piano concordatario.

Revocatoria fallimentare e conoscenza dello stato d'insolvenza

Cass. Civ. – Sez. I – 25 agosto 2017 – n. 20387, sent.

In tema di revocatoria fallimentare, la conoscenza dello stato di insolvenza da parte del terzo contraente deve essere effettiva, ma può essere provata anche con indizi e fondata su elementi di fatto, purché idonei a fornire la prova per presunzioni di tale effettività. La scelta degli elementi che costituiscono la base della presunzione ed il giudizio logico con cui dagli stessi si deduce l'esistenza del fatto ignoto costituiscono un apprezzamento di fatto che, se adeguatamente motivato, sfugge al controllo di legittimità.

Riconoscimento del privilegio sulle somme richieste a titolo di accantonamenti

Cass. Civ. – Sez. I – 25 agosto 2017 – n. 20390, sent.

Le somme che il datore di lavoro ha l'obbligo di versare alla Cassa Edile, quali accantonamenti destinati al pagamento di ferie, gratifiche natalizie e festività infrasettimanali, hanno natura prettamente retributiva con la conseguente applicabilità, pertanto, del privilegio previsto dall'art. 2751-bis c.c..

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