Non è valida la dichiarazione di dissenso al concordato se inviata via PEC al curatore
21 Dicembre 2016
Equitalia sud ha impugnato, con ricorso straordinario per cassazione, il decreto con cui il Tribunale di Foggia ha omologato il concordato fallimentare proposto dalla società fallita, dopo aver accertato che nel termine stabilito dal giudice delegato ex art. 125 l. fall. non erano pervenute dichiarazioni di dissenso né erano state proposte opposizioni. Secondo parte ricorrente, tale accertamento risulterebbe viziato, in quanto la sua dichiarazione di dissenso risulterebbe valida, poiché inviata tempestivamente al curatore tramite PEC, anche se depositata tardivamente in cancelleria.
I Giudici di legittimità, tuttavia, ritengono il ricorso manifestamente infondato, dal momento che l'art. 125 l. fall. prevede espressamente che la manifestazione di dissenso deve pervenire in cancelleria e come tale, non può ritenersi valida quella indirizzata al curatore. Ne consegue il rigetto del ricorso. |