La Corte Suprema americana ammette il matrimonio omosessuale in tutti gli Stati

03 Luglio 2015

Gli Stati, alla luce del quattordicesimo emendamento, che afferma l'eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, devono fornire licenze di matrimonio a tutte le coppie dello stesso sesso e riconoscere le unioni civili che sono state legalmente sottoscritte in altri Stati.

Defense of Marriage Act. Negli Stati Uniti, la legge federale Defense of Marriage Act del 1996 conteneva una nozione di matrimonio limitata a quello eterosessuale. Dunque, i diritti e i benefici del matrimonio, come l'accesso al welfare e l'eredità, venivano garantiti solo alle coppie eterosessuali, e non a quelle omosessuali, anche se legalmente sposate. Tale limite si estrinsecava sia nel divieto di contrarre matrimonio omosessuale sia nel divieto di riconoscimento degli effetti di un matrimonio di quest'ultimo tipo tra gli Stati federali.

La Corte Suprema degli Stati Uniti si pronuncia nel 2013. Una prima forma di superamento si è avuta quando la Corte Suprema degli Stati Uniti d'America, con la sentenza United States v. Windsor del 26 giugno 2013, 570 U.S., dichiarando l'incostituzionalità della legge Defense of Marriage Act, ha ammesso il riconoscimento federale dei matrimoni omosessuali e ha scavalcato il secondo limite evidenziato. Tuttavia, si era venuta a creare una stortura in alcuni Stati – tra gli altri, Kentucky, Michigan, Tennessee, Ohio – dove la Corte d'Appello federale aveva deciso di confermare il diritto di vietare i matrimoni omosessuali.

La sentenza della Corte Suprema, Obergefell v. Hodges, del 26 giugno 2015. Il merito dell'intervento odierno, dunque, non è tanto nei contenuti, visto che la gran parte degli Stati già riconosce questa tipologia di matrimonio, quanto nella proclamazione solenne e ufficiale di un diritto, quello al matrimonio, che secondo la Corte Suprema degli Stati Uniti è garantito dalla Costituzione anche alle coppie omosessuali. Oggi tale diritto non è più governato dai singoli Stati ma viene riconosciuto e applicato nell'intero ordinamento federale. I giudici, infatti, hanno eliminato definitivamente i due limiti sopra evidenziati, statuendo che gli Stati, alla luce del quattordicesimo emendamento, che afferma l'eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, devono fornire licenze di matrimonio a tutte le coppie dello stesso sesso e riconoscere le unioni civili che sono state legalmente sottoscritte in altri Stati.

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