Convivenze di fatto: prime indicazioni ai Comuni sugli adempimenti anagrafici

Redazione Scientifica
06 Giugno 2016

ll Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'Interno ha diffuso, il primo giugno, la Circolare n. 7/2016 avente ad oggetto «Legge 20 maggio 2016, n. 76 (“Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”). Art.1, commi 36-65. Prime indicazioni sugli adempimenti anagrafici in materia di convivenze di fatto».

Il Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'Interno ha trasmesso, il primo giugno, la Circolare n. 7/2016 avente ad oggetto «Legge 20 maggio 2016, n. 76 (“Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”). Art.1, commi 36-65. Prime indicazioni sugli adempimenti anagrafici in materia di convivenze di fatto».

Alla luce delle disposizioni normative relative alla convivenza di fatto (comma 36), all'accertamento della stabile convivenza (comma 37), al contratto di convivenza (comma 51), alla sua registrazione in anagrafe (comma 52) e alla cessazione del vincolo contrattuale (comma 59), «l'attività degli uffici anagrafici riguarderà, quindi, l'iscrizione delle convivenze di fatto, la registrazione dell'eventuale contratto di convivenza, ed il rilascio delle relative certificazioni».

Iscrizione delle convivenze di fatto: dovrà essere eseguita secondo le procedure già previste dall'ordinamento anagrafico e, in particolare, dagli artt. 4 e 13, D.P.R. n. 223/1989, come richiamati dal comma 37 dell'art. 1 l. n. 76/2016.

Registrazione del contratto di convivenza: costituisce un nuovo adempimento che l'ordinamento ha configurato quale base giuridica della opponibilità del contratto ai terzi. L'ufficiale di anagrafe del comune di residenza dei conviventi, ricevuta copia del contratto, trasmessa dal professionista, procederà:

1) a registrare, nella scheda di famiglia dei conviventi oltre che in quelle individuali, data e luogo della stipula e data ed estremi della comunicazione da parte del professionista

2) ad assicurare la conservazione della copia del contratto agli atti dell' ufficio

Anche la risoluzione del contratto dovrà essere registrata nella scheda di famiglia dei conviventi, oltre che nelle schede individuali, mediante indicazione della data e del luogo della risoluzione, della causa e degli estremi della notifica, da parte del professionista, o della comunicazione da parte dell'ufficiale di stato civile.

Certificazioni anagrafiche: dovranno contenere i dati contrattuali registrati nelle schede come sopra descritti. Il trattamento dei dati personali contenuti nelle schede, come richiamato dal comma 55, dovrà avvenire conformemente alla normativa sulla privacy (d.lgs. n. 196/2003), garantendo il rispetto della dignità degli appartenenti al contratto di convivenza.

I sindaci dovranno segnalare le eventuali problematiche emergenti nella fase di prima applicazione.

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