La CTU ammette che la minore di tre anni pernotti dal padre

Redazione Scientifica
10 Giugno 2016

A seguito della consulenza tecnica che ammette il pernottamento presso la residenza paterna per la minore di 18 mesi, il Tribunale di Roma affida la bambina a entrambi i genitori affinché esercitino congiuntamente la responsabilità genitoriale e dispone la collocazione della minore presso la madre con il diritto del padre ad averla e tenerla con sé previo accordo indicando specifiche e graduali modalità di frequentazione secondo scaglioni di età della bambina.

Il caso. Dopo la fine della relazione sentimentale del sig. G con B., durante la quale era nata M. S., la convivenza dei due si interrompeva. Il sig. G., pertanto, presentava ricorso chiedendo il ripristino della sua frequentazione con la figlia e l'affidamento congiunto della minore «con collocazione prevalente presso la madre per il primo anno di vita e presso i genitori in via alternata a partire dal compimento del primo anno di età». M. B. si costituiva in giudizio contestando di avergli impedito di frequentare sua figlia, sostenendo che G. aveva rifiutato ogni soluzione consensuale circa l'affido della bambina e che «in diverse occasioni aveva sottratto con la forza la bambina» trattenendola anche per la notte.

Le parti, premettevano i giudici, hanno sperimentato una «elevatissima conflittualità nella gestione della responsabilità genitoriale nei primi mesi di vita della bambina», e, pertanto, disponevano una consulenza tecnica d'ufficio psicologica.

Il pernottamento dal padre. Dalla consulenza veniva accertato come entrambi i genitori esercitavano la responsabilità genitoriale in maniera litigiosa, conflittuale e competitiva, con aspetti di potenziale pregiudizio per la figlia. Tuttavia, non emergevano «malattie psichiatriche o altre gravi compromissioni della capacità genitoriale». L'affidamento congiunto rispondeva all'interesse della minore alla bigenitorialità, dovendo collocarsi la bambina prevalentemente presso la madre, necessitando «di una organizzazione stabile di vita e di continuità di abitudini», la c.t.u. ammetteva la possibilità di pernottamenti presso la residenza paterna, nell'interesse della bambina di un anno e mezzo d'età e per favorire il rapporto con il padre.

Il Tribunale di Roma, alla luce di quanto sopra, affida la minore a entrambi i genitori affinché esercitino congiuntamente la responsabilità genitoriale e dispone che la minore viva presso la madre con diritto per il padre di averla e tenerla con sé anche con possibilità di peronttamento, stabilendo un ampliamento delle frequentazioni con incrementi dei pernottamenti in relazione alle diverse fasi di vita della bambina.

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