Il MIUR fornisce indicazioni per l'attuazione in ambito scolastico della legge sull'affidamento condiviso

Redazione Scientifica
18 Settembre 2015

Con recente Circolare, il MIUR ha fornito al personale scolastico indicazioni operative per la corretta applicazione della l. n. 54/2006.

Il 2 settembre 2015, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) ha diffuso la Circolare n. 5536 avente come oggetto le indicazioni operative per la concreta attuazione in ambito scolastico della l. n. 54/2006.

In virtù delle numerose segnalazioni pervenute alla Direzione Generale, il Ministero ha ritenuto opportuno fornire al personale scolastico alcune informazioni di ordine generale ed indicazioni operative relative alla corretta applicazione del dettato normativo, in particolare riguardo al riconoscimento del diritto di bigenitorialità.

Centralità del minore e principio di bigenitorialità. Sia con la l. n. 176/1991 di ratifica della Convenzione sui diritti dell'Infanzia che, soprattutto, con la l. n. 54/2006 viene sancito il diritto del bambino a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con i genitori, anche in caso di separazione. L'istituto dell'affidamento condiviso, in particolare, così come prefigurato dal legislatore, rappresenta un'importante svolta di innovazione sociale.

Come si legge nella Circolare, l'aspetto fondamentale della riforma è la centralità del minore e l'esigenza di rispettare i suoi superiori interessi attraverso il principio di bigenitorialità, cioè il diritto del bambino di ricevere cure, educazione e istruzione da entrambi i genitori, anche se separati. Grazie all'eliminazione della discriminazione tra figli nati nell'ambito del matrimonio e quelli nati fuori da esso operata dal d.lgs. n. 154/2013, si è raggiunta la completa eguaglianza giuridica della prole con la conseguenza che si deve intendere esteso il principio di bigenitorialità anche alle c.d. famiglie di fatto, in caso di affidamento condiviso.

L'attuale assetto normativo, inoltre, prevede che entrambi i genitori abbiano pari responsabilità genitoriale, da esercitarsi di comune accordo tenendo conto delle capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni del figlio, anche relativamente all'educazione e istruzione. Tale regola incontra alcune specifiche eccezioni, elencate nella stessa Circolare.

Esempi di azioni amministrative attuative del principio di bigentorialità. Fatta questa premessa, il MIUR invita il personale scolastico a «voler incoraggiare, favorire e garantire l'esercizio del diritto/dovere del genitore separato o divorziato o non più convivente anche se non affidatario e/o non collocatario, di vigilare sull'istruzione ed educazione dei figli e conseguentemente di facilitare agli stessi l'accesso alla documentazione scolastica e alle informazioni relative alle attività scolastiche ed extrascolastiche previste dal POF».

Il Ministero, infine, segnala, a titolo esemplificativo, alcune azioni amministrative che le istituzioni scolastiche possono porre in essere per favorire l'attuazione del principio di bigenitorialità:

  • inoltro, da parte degli uffici di segreteria, di tutte le comunicazioni (didattiche, disciplinari e di qualunque altra natura) anche al genitore separato/divorziato o non convivente, anche se non collocatario dello studente;
  • individuazione di alternative al colloquio di persona con il docente, dirigente scolastico e/o coordinatore di classe, quando il genitore risieda in altra città o non abbia la possibilità di presenziare personalmente;
  • qualora la scuola sia dotata di strumenti informatici di comunicazione scuola/famiglia, attribuzione della password per l'accesso al registro elettronico, ed utilizzo di altre forme di informazione veloce ed immediata;
  • richiesta della firma di entrambi i genitori in calce ai principali documenti qualora siano in uso ancora moduli cartacei e non tecnologie elettroniche;
  • laddove per la gestione di pratiche amministrative o didattiche riguardanti l'alunno risulti impossibile acquisire il consenso scritto di ambedue i genitori ovvero uno di essi sia irreperibile, inserimento nella modulistica di una particolare dichiarazione, riportata per esteso nella Circolare in esame.

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