Dal Ministero le istruzioni per l'attribuzione del doppio cognome ai figli

19 Giugno 2017

A seguito della pronuncia della Corte Costituzionale n. 286/2016, il Ministero dell'interno ha disposto alcune istruzioni operative agli Uffici di stato civile per consentire alle coppie dei genitori che lo desiderano, di attribuire ai figli entrambi i propri cognomi, con alcune interessanti interpretazioni ed indicazioni.

Il Ministero dell'interno, dopo essersi dedicato a inizio anno - ma la Circolare, 19 gennaio 2017, n. 1 era poco più di un'informativa (si veda Ministero dell'Interno: sì all'attribuzione del doppio cognome se c'è accordo fra i genitori, in ilFamiliarista.it) - è tornato in questi giorni ad occuparsi della attribuzione del doppio cognome paterno e materno.

A fine 2016 la Corte Costituzionale con una sentenza di portata storica, la n. 286/2016 (v. R. Russo, Il revirement della Consulta apre la strada alla trasmissione del cognome materno, in ilFamiliarista.it) pubblicata nella Gazzetta ufficiale del 28 dicembre 2016, aveva rimosso dal nostro ordinamento la preclusione implicita, fino ad allora sempre accettata, di attribuire ai figli nati in costanza di matrimonio o anche da coppie non coniugate, anche il cognome materno.

Ogni Comune aveva assicurato da subito l'immediata applicazione della nuova possibilità, anche con l'inevitabile onere di fornire interpretazioni al dictum della Consulta. Ora, con la Circolare, 14 giugno 2017, n. 7, il Ministero dell'Interno fornisce uniformi disposizioni a tutti gli uffici, a cui si dovranno obbligatoriamente vincolare in base a quanto stabilito dall'art. 9 del regolamento dello stato civile.

In sintesi queste le posizioni espresse dal Viminale.

  • Il doppio cognome potrà essere attribuito, al momento della nascita, quando entrambi i genitori siano concordi. Non servirà alcuna prova documentale per dimostrare questo accordo e basterà la dichiarazione di nascita, anche nel caso in cui venga resa (in caso di coppia legata da vincolo coniugale) da uno solo dei genitori.
  • Poiché la Corte Costituzionale riconosce il diritto di attribuzione anche del cognome materno, il Ministero dell'interno ritiene che la congiunzione vada intesa nel senso che questo possa essere unicamente posposto al cognome paterno e non posto in posizione di precedenza, per cui l'eventuale doppio cognome sarà sempre nell'ordine cognome paterno + cognome materno.
  • Nel caso in cui i genitori abbiano un cognome composto da più elementi lo potranno trasmettere al figlio, sempre se si accorderanno per il doppio cognome, esclusivamente nella sua interezza.
  • La possibilità di attribuzione del doppio cognome opera anche in riferimento agli atti di adozione, così come è applicabile alle nascite avvenute all'estero di figli di cittadini entrambi esclusivamente italiani.

Le disposizioni, come è giusto che sia, non potranno che applicarsi agli atti di nascita formatisi successivamente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della sentenza n. 286/2016 e la scelta dovrà obbligatoriamente essere effettuata contestualmente alla dichiarazione di nascita, rinviando eventuali tardivi ripensamenti alle procedure ordinarie di modificazione del cognome previste dagli artt. 89 ss. d.P.R. n. 396/2000.

Per questi casi e per le nascite avvenute in precedenza, il Ministero nella parte conclusiva della circolare preannuncia una sorta di accoglimento favorevole di tutte le istanze che dovessero tener conto dei principi generali ora espressi dalla Corte Costituzionale.

La Circolare si chiude con un invito alle Prefetture a monitorare tutti i casi di attribuzione del doppio cognome avvenuti direttamente in sede di dichiarazione di nascita o seguendo le procedure amministrative di modificazione, restituendo un report significativo del primo semestre dell'anno entro il prossimo 15 luglio.

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