Intercettazioni di conversazioni tra l’indagato e il suo difensore. Le linee guida della Procura di Roma

Redazione Scientifica
03 Maggio 2016

Dati i molteplici interventi della Corte di cassazione finalizzati a stabilire alcuni limiti all'operatività del divieto di cui all'art. 103, commi 3 e 5, c.p.p., il procuratore della Repubblica di Roma, il Dott. Giuseppe Pignatore, ha ritenuto necessario inviare alla polizia giudiziaria e ai magistrati d'ufficio alcuni criteri direttivi in tema di intercettazioni di conversazioni tra l'indagato e il suo difensore, finalizzati a uniformare l'attività dell'Ufficio e a contemperare le esigenze investigative e la garnzia della libertà del mandato difensivo.

Dati i molteplici interventi della Corte di cassazione finalizzati a stabilire alcuni limiti all'operatività del divieto di cui all'art. 103, commi 3 e 5, c.p.p., il procuratore della Repubblica di Roma, il Dott. Giuseppe Pignatore, ha ritenuto necessario inviare alla polizia giudiziaria e ai magistrati d'ufficio alcuni criteri direttivi in tema di intercettazioni di conversazioni tra l'indagato e il suo difensore, con lo scopo di uniformare l'attività dell'Ufficio e a contemperare le esigenze investigative e la garanzia della libertà del mandato difensivo.

Vedi anche:

Le Linee guida della Procura di Napoli in tema di intercettazioni inutilizzabili o irrilevanti;

Intercettazioni. Le istruzioni operative della Procura di Torino per il deposito e il rilascio di copie.

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