Violenza domestica. La Corte Edu condanna l’Italia per il mancato intervento delle forze dell’ordine

Redazione Scientifica
06 Marzo 2017

La Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Italia per violazione del diritto alla vita e del divieto di trattamenti inumani e degradanti nonché del divieto di discriminazione in quanto le autorità italiane non sono intervenute per proteggere una donna e i suoi figli vittime di violenza domestica perpetrata da parte del marito.

La Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Italia per violazione del diritto alla vita e del divieto di trattamenti inumani e degradanti nonché del divieto di discriminazione in quanto le autorità italiane non sono intervenute per proteggere una donna e i suoi figli vittime di violenza domestica perpetrata da parte del marito.

Il mancato intervento delle autorità italiane ha reso la denuncia effettuata dalla donna priva di ogni effetto e, conseguentemente, creato una situazione di impunità nei confronti del marito che ha permesso a quest'ultimo di continuare le sue condotte violente fino al tentato omicidio della moglie e all'omicidio di un figlio.

La Corte ha altresì rilevato che l'inerzia delle autorità, che avevano sottovalutato la violenza in questione e quindi, indirettamente, approvato tali azioni nei confronti della donna ha posto in essere una discriminazione di genere.

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