Cassazione e C.N.F. dettano le regole per la redazione del ricorso penale

Redazione Scientifica
11 Gennaio 2016

Preso atto del sempre maggior numero di ricorsi caratterizzati da un sovradimensionamento dell'esposizione dei motivi di impugnazione e delle argomentazioni a supporto e considerando utile, al pari della c.d. motivazione semplificata per le sentenze, una significativa riduzione della dimensione dei ricorsi, il Primo Presidente della Corte di cassazione e il presidente del C.N.F. hanno ritenuto necessario un protocollo sulle regole redazionali degli atti processuali.

Preso atto del sempre maggior numero di ricorsi caratterizzati da un sovradimensionamento dell'esposizione dei motivi di impugnazione e delle argomentazioni a supporto e considerando utile, al pari della c.d. motivazione semplificata per le sentenze, una significativa riduzione della dimensione dei ricorsi, il Primo Presidente della Corte di cassazione e il presidente del C.N.F. hanno ritenuto necessario un protocollo sulle regole redazionali degli atti processuali.

Le indicazioni contenute in suddetto protocollo vogliono dare attuazione al principio di autosufficienza e ai criteri di sinteticità e chiarezza, facilitare la verifica dell'iscrizione dei difensori nell'albo dei Cassazionisti nonché rendere gli atti cartacei facilmente leggibili e compatibili con le esigenze informatiche.

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