Verso una maggiore tutela della vittima. Il Consiglio dei Ministri approva lo schema di decreto

Redazione Scientifica
05 Settembre 2015

Nel Consiglio dei Ministri del 4 settembre è stato approvato in esame preliminare, su proposta del Ministero della giustizia, il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2012/29/Ue del Parlamento e del Consiglio del 25 ottobre 2012, la quale sostituisce quanto contenuto nella decisione quadro 2001/220/Gai, che introduce delle norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime.

Nel Consiglio dei Ministri del 4 settembre è stato approvato in esame preliminare, su proposta del Ministero della giustizia, il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2012/29/Ue del Parlamento e del Consiglio del 25 ottobre 2012, la quale sostituisce quanto contenuto nella decisione quadro 2001/220/Gai, che introduce delle norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime.

Con lo schema di decreto legislativo si prevede che:

  • qualora la persona offesa sia deceduta in conseguenza del reato le facoltà e i diritti sinora previsti per i prossimi congiunti saranno esercitabili anche da parte della persona che alla vittima sia stata legata da relazione affettiva e con essa abbia stabilmente convissuto;
  • la vittima deve essere messa nella possibilità di conoscere pienamente, fin dal primo contatto con l'autorità giudiziaria, i diritti che la legge le riconosce. Pertanto qualora si tratti di soggetto che non conosca la lingua italiana, deve essergli assicurata l'assistenza gratuita di un interprete;
  • la vittima di delitti con violenza sulla persona deve essere informata dell'eventuale scarcerazione o evasione dell'imputato/condannato;
  • infine, si prevedono disposizioni atte ad adottare la testimonianza della vittima, che il giudice reputi particolarmente vulnerabile, con modalità protesse, qualsiasi sia il reato per il quale si sta procedendo.

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