L'infondatezza della notizia di reato non esclude la notifica della richiesta di archiviazione alla persona offesa da reato con violenza alla persona

Redazione Scientifica
16 Giugno 2016

L'avviso della richiesta di archiviazione per infondatezza della notizia di reato, nei delitti commessi con violenza alla persona, deve essere in ogni caso notificato, a cura del P.M., alla persona offesa (art. 408, comma 3-bis c.p.p.) anche se, nel caso specifico, sia stata accertata l'insussistenza della violenza.

L'avviso della richiesta di archiviazione per infondatezza della notizia di reato, nei delitti commessi con violenza alla persona, deve essere in ogni caso notificato, a cura del P.M., alla persona offesa (art. 408, comma 3-bis c.p.p.) anche se, nel caso specifico, sia stata accertata l'insussistenza della violenza.

Tale elemento, infatti, attiene al merito della vicenda e non alle forme da seguire per la richiesta di archiviazione, le quali sono dettate sulla base del titolo di reato per cui si procede e non della sussistenza o meno del reato.

Qualora il pubblico ministero ometta di notificare la richiesta di archiviazione alla persona offesa come stabilito dall'art. 408, comma 3-bis, c.p.p. il decreto di archiviazione sarà nullo ai sensi dell'art. 127, comma 5, c.p.p. e impugnabile per Cassazione.

Con queste motivazioni, i giudici della Sezione terza penale della Cassazione hanno accolto il ricorso presentato dalla persona offesa in un procedimento per il reato di cui all'art. 609-bis c.p. nel quale era stata disposta l'archiviazione perché era emerso, dalla requisitoria, che la vittima non era stata costretta al rapporto sessuale ma persuasa.

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