Il concorso esterno non va alle Sezioni unite

Redazione Scientifica
19 Ottobre 2016

Con ordinanza n. 42043, depositata il 5 ottobre 2016, la Sezione I della Cassazione penale, aveva rimesso alle Sezioni unite la questione, ritenuta controversa, se sia logicamente compatibile e giuridicamente ammissibile il c.d. concorso esterno nel reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p., considerato che tra il reato di cui all'art. 416 c.p. , considerato che tra il reato di cui all'art. 416-bis c.p., per il quale il concorso eventuale è diritto vivente, e quello di cui all'art. 416 c.p., sussistono sostanziali ed incisive differenze di tipizzazione giuridica.

Con ordinanza n. 42043, depositata il 5 ottobre 2016, la Sezione I della Cassazione penale, aveva rimesso alle Sezioni unite la questione, ritenuta controversa, se sia logicamente compatibile e giuridicamente ammissibile il c.d. concorso esterno nel reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p., considerato che tra il reato di cui all'art. 416 c.p., considerato che tra il reato di cui all'art. 416-bis c.p., per il quale il concorso eventuale è diritto vivente, e quello di cui all'art. 416 c.p., sussistono sostanziali ed incisive differenze di tipizzazione giuridica.

In data 13 ottobre 2016, il primo Presidente ha restituito gli atti alla Sezione rimettente ex art. 172 disp. att. c.p.p., per una nuova valutazione circa la effettiva sussistenza del denunciato contrasto, rilevando che l'unica decisione richiamata a fondamento dell'orientamento contrario all'ammissibilità del “concorso esterno” è molto risalente (Cass. pen. Sez. I, 18 maggio 1994, n. 2343) – e, peraltro, riguarda qualunque fattispecie associativa – e si inserisce nel solco di un orientamento che quattro pronunce delle Sezioni unite consentono di ritenere superato.

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