È tempestiva la richiesta di accesso al rito abbreviato presentata dopo il rigetto della richiesta di patteggiamento

Redazione Scientifica
21 Marzo 2016

La seconda Sezione penale della Cassazione, con sentenza n. 10462/2016 ha affermato che la richiesta di accesso al rito abbreviato, operata dopo il rigetto di quella di patteggiamento ma pur sempre prima dell'esaurimento delle formalità di apertura del dibattimento, deve ritenersi tempestiva.

La seconda Sezione penale della Corte di cassazione, con sentenza n. 10462 del 14 marzo 2016, ha affermato che, nei casi in cui non si proceda con giudizio immediato – nel quale soltanto è necessario rispettare il termine di cui all'art. 458, comma 1, c.p.p.: di qui l'esigenza che, in caso di richiesta principale di accesso al c.d. patteggiamento, l'opzione subordinata, in caso di rigetto della prima richiesta, per il giudizio abbreviato sia immediatamente espressa – la richiesta di accesso al rito abbreviato, operata dopo il rigetto di quella di patteggiamento ma pur sempre prima dell'esaurimento delle formalità di apertura del dibattimento, deve ritenersi tempestiva. In proposito, trova, infatti, applicazione la generale disposizione di cui all'art. 556 c.p.p. che, in virtù del richiamo al comma 2 dell'art. 555 c.p.p., impone la sola necessità di formulare la richiesta di accesso al rito alternativo prima della dichiarazione di apertura del dibattimento; la disposizione richiamata non contiene il riferimento al compimento di dette formalità per la prima volta (come fanno altre disposizioni: cfr., ad esempio, art. 491, comma 1, c.p.p. per le questioni preliminari), che non può quindi essere mutuato, in difetto di ulteriore espresso richiamo, in malam partem, poiché tale operazione interpretativa comporterebbe l'inammissibile introduzione di una sanzione processuale non testualmente prevista dal legislatore. In favore di tale soluzione depone anche il generalizzato favor per la definizione accelerata dei procedimenti penali, che indubbiamente ispira il vigente codice di rito, e che legittima l'ampliamento, per quanto possibile, delle possibilità di accesso ai riti alternativi ed, a ben vedere, non si pone in contrasto con l'orientamento che, in generale, evidenzia l'incompatibilità strutturale tra i due riti de quibus, poiché nel caso in esame la celebrazione del giudizio abbreviato risulterebbe del tutto alternativa rispetto al patteggiamento, venendo celebrato soltanto il primo, il che rende non pertinenti i contrari rilievi riguardanti la diversità dei predetti riti, nonché dell'efficacia delle rispettive sentenze e dei relativi regimi di impugnazione.

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