L’indottrinamento al martirio senza addestramento non costituisce reato

Redazione Scientifica
22 Novembre 2016

L'attività di indottrinamento finalizzata ad indurre nei destinatari una generica disponibilità ad unirsi ai combattenti per la causa islamica e ad immolarsi per la stessa, non dà la necessaria consistenza a quegli atti di violenza terroristica o eversiva il cui compimento oggetto dell'associazione con finalità di terrorismo di cui all'art. 270­-bis c.p.

L'attività di indottrinamento finalizzata ad indurre nei destinatari una generica disponibilità ad unirsi ai combattenti per la causa islamica e ad immolarsi per la stessa, non dà in primo luogo la necessaria consistenza a quegli atti di violenza terroristica o eversiva il cui compimento oggetto dell'associazione con finalità di terrorismo di cui all'art. 270-bis c.p.

Per tali ragioni, la Cassazione, con sentenza n. 48001 depositata il 14 novembre 2016, ha accolto i ricorsi proposti dai quattro jihadisti della moschea di Andria e annullato senza rinvio la sentenza del Gup del tribunale di Bari che li aveva condannati per il reato di cui all'art. 270-bis c.p.

Chiariscono i giudici di legittimità che ai fini della sussistenza del reato di associazione con finalità di terrorismo sono necessari: a) l'individuazione di atti terroristici posti come obiettivo dell'associazione, quanto meno nella loro tipologia; b) la capacità della struttura associativa di dare agli atti stessi effettiva realizzazione.

Pertanto, ai fini della configurabilità del reato, alle attività di indottrinamento e reclutamento deve affiancarsi quella di addestramento al martirio di adepti da inviare nei luoghi di combattimento, che attribuisca all'esaltazione della morte, in nome della guerra santa contro gli infedeli, caratteristiche di materialità che realizzino la condizione per la quale possa dirsi che l'associazione si propone il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo.

L'attività di proselitismo indottrinamento, finalizzata ad inculcare una visione positiva del combattimento per l'affermazione dell'islamismo e della morte per tale causa, può costituire una precondizione, quale base ideologica, per la costituzione di un'associazione effettivamente funzionale al compimento di atti terroristici ma non integra gli estremi perché tale reato possa definirsi conseguito, tuttalpiù potranno configurarsi i presupposti di pericolosità ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione.

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