Le Sezioni unite su revoca della sentenza per abolitio criminis e guida in stato di ebbrezza

Redazione Scientifica
30 Ottobre 2015

All'udienza camerale del 29 ottobre 2015, le Sezioni unite, pronunciandosi su tre differenti ricorsi, hanno espresso alcuni principi in materia revoca della sentenza per abolizione del reato e guida in stato di ebbrezza.

All'udienza camerale del 29 ottobre 2015, le Sezioni unite, pronunciandosi su tre differenti ricorsi, hanno espresso i seguenti principi:

  • il giudice dell'esecuzione può revocare, ai sensi dell'art. 673 c.p.p., una sentenza di condanna pronunciata dopo l'entrata in vigore della legge che ha abrogato la fattispecie incriminatrice, allorché l'evenienza della abolitio criminis non sia stata presa in esame dal giudice della cognizione;
  • il raddoppio della durata della sanzione accessoria della sospensione della patente di guida, previsto in tema di guida in stato di ebbrezza relativamente alla fattispecie di cui all'art. 186, comma 2, lett. c) cod. strada, quando il veicolo appartenga a persona estranea al reato, non si applica anche nel caso di rifiuto di sottoporsi all'accertamento dello stato di ebbrezza da parte del conducente di veicolo appartenente a persona estranea al reato (art. 186, comma 7, cod. strada);
  • la circostanza aggravante dell'aver provocato un incidente stradale, prevista dall'art. 186, comma 2-bis, cod. strada in riferimento al reato di guida in stato di ebbrezza, non si applica anche al reato di rifiuto di sottoporsi all'accertamento dello stato di ebbrezza da parte del conducente (art. 186, comma 7, cod. strada).

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