Chi è responsabile della perdita del Rolex del passeggero durante il controllo del bagaglio a mano?

Redazione Scientifica
03 Novembre 2015

Per i danni subiti dal passeggero, che non ritrovi più il proprio orologio, inserito nella vaschetta apposita al controllo bagagli a mano, risponde la società di gestione degli esercizi aeroportuali, che oltre a obblighi di amministrazione e gestione delle infrastrutture e degli impianti, ha anche l'obbligo di assicurare agli utenti controlli di sicurezza e assistenza.

Controllo bagagli: dove è finito il Rolex? Il giudice di pace condannava la società di gestione degli esercizi aeroportuali al risarcimento dei danni subiti da una donna, che non aveva più rinvenuto il proprio Rolex depositato nella cassettina per il controllo dei bagagli a mano.

La società soccombente impugnava la sentenza ritenendo non sussistente alcun obbligo di custodia e di vigilanza, essendo la stessa estranea alla fase di controllo dei passeggeri e dei bagagli prima del loro accesso all'area di imbarco.

Inoltre, la società negava la propria responsabilità, non avendo mai assunto l'obbligo di custodia dell'orologio; sosteneva difatti che i beni dei passeggeri non vengono consegnati ai dipendenti della società e pertanto non può configurarsi nessuna responsabilità da custodia.

La gestione dell'aeroporto e i profili di responsabilità. Il giudice adito ha precisato che, all'interno dell'aeroporto, la società è l'organizzatrice e la responsabile dei servizi di terra. Dunque, è il soggetto a cui sono affidati compiti di amministrazione e gestione delle infrastrutture e degli impianti aeroportuali; è chiamata, inoltre, ad organizzare le attività e ad assicurare agli utenti controlli di sicurezza e assistenza, in base anche a quanto previsto dall'art. 705 cod. nav..

Precisa il giudice meneghino che, anche se la società avesse «affidato l'esecuzione materiale dei controlli a soggetti specificamente a ciò addestrati, di certo ciò non comporta una liberazione (…) dalla responsabilità che accompagna gli obblighi ad essa attribuiti per legge, quanto meno in considerazione dei doveri di coordinamento, di controllo e di gestione anche degli altri operatori presenti nello scalo».

Inoltre, anche lo stesso Regolamento di Scalo stabilisce delle regole per la verifica dei bagagli a mano: i passeggeri e i relativi bagagli vengono sottoposti a ispezione e filtraggio prima dell'accesso alle cd aree “sterili”. Di questa fase di controlli se ne occupano appunto la società e i suoi addetti.

Sulla base di tali argomenti, il Tribunale di Milano ha rigettato l'appello, confermando la sentenza del Giudice di Pace.

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