Richieste risarcitorie derivanti da danno da perdita del rapporto parentale

Marco Rodolfi
13 Giugno 2014

Muore persona di anni 18 in seguito a sinistro stradale, a distanza di due mesi e mezzo dall'incidente, lasciando due genitori conviventi rispettivamente di anni 45 la madre e di anni 50 il padre, nonché sei tra fratelli e sorelle dai 4 ai 24 anni, una sola sorella non convivente. Quali sono le richieste risarcitorie che possono avanzare a titolo di danno non patrimoniale gli eredi del de cuius?

Muore persona di anni 18 in seguito a sinistro stradale, a distanza di due mesi e mezzo dall'incidente, lasciando due genitori conviventi rispettivamente di anni 45 la madre e di anni 50 il padre, nonché sei tra fratelli e sorelle dai 4 ai 24 anni, una sola sorella non convivente. Quali sono le richieste risarcitorie che possono avanzare a titolo di danno non patrimoniale gli eredi del de cuius?

Gli eredi potranno formulare una richiesta a titolo di danno non patrimoniale biologico di tipo psichico iure proprio, solo laddove alleghino e provino l'insorgenza di una patologia psichica eziologicamente riconducibile al decesso del congiunto.

Sicuramente potranno chiedere il riconoscimento di un danno non patrimoniale da lesione del rapporto parentale, da parametrare ovviamente a quanto viene allegato e provato (anche se i genitori conviventi potranno avvalersi delle presunzioni).

E' ammissibile inoltre la richiesta di risarcimento del danno non patrimoniale iure hereditatis sia biologico che morale (c.d. catastrofale). Tuttavia, al fine di vedersi riconosciuta tale ultima voce di danno dovrà essere allegata e provata la sussistenza di un'apprezzabile lasso di tempo tra illecito e decesso nonché della lucidità e della consapevolezza della morte imminente da parte della vittima

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