Legittima la cartella di pagamento anche se l'erede ha accettato con beneficio di inventario

La Redazione
16 Novembre 2016

I Giudici della Cassazione, con la sentenza n. 23019/2016, hanno stabilito che non è del tutto escluso che se l'erede ha accettato il patrimonio del de cuius con beneficio di inventario, la cartella di pagamento per IRPEF notificatagli dall'Agenzia delle Entrate è legittima.

Se l'erede ha accettato il patrimonio del de cuius con beneficio di inventario, la cartella di pagamento per IRPEF notificatagli dall'Agenzia delle Entrate è legittima? Secondo la Cassazione, ciò non può essere escluso. Si sono espressi in questo modo i giudici della Suprema Corte, con la sentenza depositata l'11 novembre 2016, n. 23019, accogliendo il ricorso del Fisco avverso un contribuente che lamentava la validità della cartella notificatagli, perché riteneva che su tutto prevalesse la sua accettazione con beneficio di inventario.

Dalla Corte hanno osservato che il principio secondo cui chi accetta l'eredità con beneficio di inventario è erede, è dettato dall'art. 490, primo comma, c.c: l'unica differenza, rispetto all'accettazione pure e semplice, è che il patrimonio del defunto è tenuto distinto dal quello dell'erede e che, pertanto, l'erede non è tenuto al pagamento dei debiti ereditari.

L'accettazione dell'eredità con beneficio di inventario – hanno illustrato i Supremi Giudici – non determina, di per sé sola, il venir meno della responsabilità patrimoniale dell'erede per i debiti, anche tributari, ma fa solo sorgere il diritto di questo a non rispondere ultra vires hereditatis, cioè al di là dei beni lasciati dal de cuius.

Alla tutela degli interessi delle due parti provvederà la giurisdizione tributaria, “la quale ha ad oggetto sia l'an che il quantum della pretesa tributaria, sicché spetta al giudice tributario l'individuazione del soggetto tenuto al versamento dell'imposta nei limiti quali esso, per la sua qualità, sia obbligato nei limiti di valore dei beni a lui pervenuti”. Pertanto, la sentenza impugnata è stata cassata con rinvio alla CTR.

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