Calo del 7,28% per le controversie tributarie

La Redazione
21 Dicembre 2015

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, con comunicato dello scorso 18 dicembre, ha pubblicato i dati relativi alle controversie pendenti al terzo trimestre del 2015, dichiarando un calo del 7,28%.

Una riduzione del 7,28%: a tanto ammonta il calo delle controversie tributarie pendenti nel terzo trimestre del 2015, se confrontate con lo stesso periodo dell'anno precedente. Il dato è fornito dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, che sottolinea come questi numeri confermino un trend in decrescita iniziato già a giugno 2012.

Entrando nel dettaglio, nel terzo trimestre dell'anno sono state definite 55.981 controversie: si tratta di una crescita del 7,01%, che corrisponde ad un aumento di 3.669 ricorsi. Sempre tra luglio e settembre 2015, si osserva come i ricorsi pervenuti nei due gradi di giudizio siano stati complessivamente 44.049, con un incremento del 29,42%, corrispondente ad una crescita di 10.014 controversie.

Le liti presso le CTP sono state in totale 31.358, con un incremento tendenziale del 33,87%, riscontrabile nelle cause di valore superiore a 20 mila euro (+69% circa). Sono in crescita del 6,73% anche i ricorsi definiti (in totale, 45.583).

Nelle CTR, sono pervenuti 12.691 appelli, con un aumento del 19.60%, specialmente per quanto concerne le controversie inferiori a 20mila euro. Sono stati definiti 10.398 ricorsi, con una crescita dell'8,28%.

I giudizi completamente favorevoli all'Ente impositore sono stati, presso le CTP, il 44%; il 33% sono stati quelli completamente favorevoli al contribuente. Il restante 11% sono stati i giudizi intermedi. Presso le CTR, i giudizi favorevoli alle Entrate sono stati il 45%; il 41% quelli favorevoli al contribuente e il 9% quelli intermedi.

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