Contribuente «irreperibile ai citofoni», la cartella resta valida

La Redazione
24 Febbraio 2017

Nell'ordinanza del 22 febbraio 2017, n. 4528 la Suprema Corte di Cassazione ha valutato il caso di una contribuente che era «irreperibile ai citofoni» e che per le Entrate risultava residente nel luogo di consegna della cartella di pagamento. Stabilendo che la consegna non poteva essere definita invalida; semmai, era la contribuente che doveva dimostrare la diversità del suo luogo di residenza.

Che succede se la contribuente si dimostra irreperibile nel luogo che le Entrate ritengono essere la sua residenza? I casi sono molteplici e finiscono regolarmente al vaglio dei giudici. Nell'ordinanza del 22 febbraio 2017, n. 4528 la Suprema Corte di Cassazione ha valutato il caso di una contribuente che, per l'appunto, era «irreperibile ai citofoni» e che per le Entrate risultava residente nel luogo di consegna della cartella di pagamento.

«Al fine di dimostrare la sussistenza della nullità di una notificazione – hanno asserito i Giudici – in quanto eseguita in luogo diverso dalla residenza effettiva del destinatario, non costituisce prova idonea la produzione di risultanze anagrafiche che indichino una residenza difforme rispetto al luogo in cui è stata effettuata la notificazione. Nell'ipotesi in cui la notifica venga eseguita, nel luogo indicato nell'atto da notificare e nella richiesta di notifica, secondo le forme previste dall'art. 140 del c.p.c., è da presumere che in quel luogo si trovi la dimora del destinatario e, qualora quest'ultimo intenda contestare in giudizio tale circostanza al fine di far dichiarare la nullità della notificazione, ha l'onere di fornirne la prova».

Nel caso in esame, l'Agenzia non era onerata di alcuna ulteriore prova circa la residenza effettiva del destinatario: infatti, mediante relativa certificazione, le Entrate avevano dimostrato che il luogo di consegna risultava essere la residenza della contribuente; ciò nonostante, ella era «inesistente ai citofoni», ma non per questo la consegna doveva essere invalida; semmai, era la contribuente che doveva dimostrare la diversità del suo luogo di residenza.

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