Iscrizione ipotecaria nulla in assenza di contraddittorio
28 Giugno 2016
Il contraddittorio è fondamentale: senza di esso, l'iscrizione ipotecaria diventa nulla. Lo specifica la Corte di Cassazione con la sentenza del 24 giugno 2016, n. 13115. I Giudici della Suprema Corte, in tale caso, hanno rigettato il ricorso presentato da Equitalia.
Già la CTR aveva precedentemente annullato l'iscrizione ipotecaria, per due motivi: sia perché mancava la prova della notifica delle cartelle e sia perché il concessionario non aveva provveduto a notificare preventivamente l'avviso di intimazione. Ora, Equitalia proponeva ricorso in Cassazione, chiedendo di rivedere la posizione della Commissione Tributaria Regionale, e ottenendo il rigetto del ricorso.
Per la Cassazione, “in tema di riscossione coattiva delle imposte, l'Amministrazione finanziaria prima di iscrivere l'ipoteca su beni immobili ai sensi dell'art. 77 del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602 (nella formulazione vigente "ratione temporis"), deve comunicare al contribuente che procederà alla suddetta iscrizione, concedendo al medesimo un termine – che può essere determinato, in coerenza con analoghe previsioni normative […], in trenta giorni – per presentare osservazioni od effettuare il pagamento, dovendosi ritenere che l'omessa attivazione di tale contraddittorio endoprocedimentale comporti la nullità dell'iscrizione ipotecaria per violazione del diritto alla partecipazione al procedimento […] fermo restando che, attesa lo natura reale dell'ipoteca l'iscrizione mantiene la sua efficacia fino alla sua declaratoria giudiziale d'illegittimità”. |