L'Amministrazione non può sindacare sulle strategie commerciali di un’azienda negandole la deduzione dei costi

La Redazione
25 Maggio 2015

Con la sentenza n. 10319/2015, i Giudici di piazza Cavour hanno affermato che il Fisco non può andare a sindacare le scelte commerciali di una singola impresa, contestando un contratto e i costi da essa sostenuti.

Possibile che il Fisco contesti un contratto tra due aziende andando a sindacare le scelte commerciali di un imprenditore, negando in tal senso la deduzione dei costi? Per la Cassazione, i controlli in tal senso non possono essere messi in atto, come affermato nella sentenza del 20 maggio 2015, n. 10319.

L'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso contro la sentenza della Commissione Tributaria Regionale che aveva annullato l'avviso di accertamento ai fini IVA, IRPEG e IRAP su di una società per uno specifico anno. In sostanza, le Entrate contestavano il contratto di somministrazione sottoscritto fra due aziende dello stesso gruppo: una delle due era tenuta ad eseguire delle prestazioni continuative di servizi presso l'altra, in cambio di un prezzo. Da via Cristoforo Colombo sostenevano che tale contratto fosse messo in atto con il solo fine di pagare meno tributi.

I Giudici di Piazza Cavour non hanno dato spazio al ricorso dell'Agenzia; anzi, lo hanno rigettato con decisione, perché l'Amministrazione Finanziaria non può negare la deduzione dei costi soppesando la bontà delle linee d'impresa dei contribuenti. Spiegano i Supremi Giudici che, se anche rientra nei poteri dell'Amministrazione Finanziaria la valutazione di congruità dei costi e dei ricavi esposti nel bilancio e nelle dichiarazioni e la rettifica di queste ultime con la negazione della deducibilità di parte di un costo (anche qualora non ricorrano irregolarità nella tenuta delle scritture contabili o vizi degli atti giuridici compiuti nell'esercizio d'impresa), tuttavia “un siffatto sindacato non sembra possa spingersi, come postulato dall'Amministrazione ricorrente, sino alla verifica oggettiva circa la necessità, o quantomeno circa la opportunità […] di tali costi rispetto all'oggetto dell'attività”. In pratica: il controllo preteso dalle Entrate andrebbe a valutare la strategia commerciale decisa dall'imprenditore; analizzando tale prospettiva, i Giudici di Cassazione hanno pertanto rigettato il ricorso dell'Agenzia.

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