Con il 730 precompilato a rischio 1,5 miliardi di detrazioni

La Redazione
04 Maggio 2015

La Fondazione Nazionale Commercialisti ha divulgato una propria stima, secondo la quale il 730 precompilato, mancante di alcuni oneri detraibili, avrà un impatto notevole sui contribuenti.

Il 730 precompilato è tale solo in parte. Alcuni oneri detraibili, come le spese sanitarie e altri oneri dei quali i più significativi sono quelli al 19%, infatti, non risultano inseriti all'interno del modulo, costringendo dipendenti e pensionati al ricorso a CAF o professionisti per il loro inserimento. E qui viene il bello – anzi, decisamente il brutto – della vicenda: perché gli oneri da inserire sono spesso di minimo importo, e danno diritto ad un risparmio sull'imposta che non giustifica, in alcuni casi, il ricorso ad un professionista. E non solo per questo: il costo di CAF e professionisti è incrementato, quest'anno, anche di 70-80 euro per via della maggior responsabilità di chi appone il visto di conformità sul 730; ergo, la percentuale di coloro che rinunceranno a questi oneri non contenuti nel modulo precompilato sarà molto elevata.

Quanti sono coloro che dichiarano oneri detraibili al 19%? Secondo le dichiarazioni del 2014, riferite all'anno di imposta 2013, 17,9 milioni di contribuenti, per un ammontare di 24,7 miliardi di euro.

La Fondazione Nazionale dei Commercialisti stima, a causa del mancato inserimento degli oneri detraibili, circa 6 milioni di contribuenti che rischiano di perdere ben 1,5 miliardi di possibili rimborsi fiscali. “Si tratta – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Giorgio Sganga di un tesoretto nascosto che il governo si ritroverà a gestire da qui a poco grazie ad una manovra che per quanto nobile nei fini non ha tenuto conto della prassi applicativa e dei problemi derivanti dalla fase sperimentale. È auspicabile, quindi, che il Governo provveda a rimediare immediatamente per permettere ai contribuenti italiani, in particolare lavoratori dipendenti e pensionati, di poter continuare a beneficiare degli sconti fiscali come negli anni precedenti”.

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