Sulla tardività della riserva
06 Aprile 2016
In tema di appalto di lavori pubblici, nelle ipotesi in cui l'appaltatore non abbia la necessità di attendere la concreta esecuzione dei lavori per avere consapevolezza del preteso maggior onere che tale fatto dannoso comporta – come nel caso di inadempimento istantaneo dell'amministrazione appaltante, che abbia posto con ritardo i suoli a disposizione dell'impresa appaltatrice, per non avere tempestivamente attuato le necessarie procedure espropriative –, è tardiva la riserva formulata solo nello stato di avanzamento dei lavori successivo; la riserva non può, invero, più essere iscritta una volta che sia stato emesso il certificato dello stato di avanzamento dei lavori approvato dall'impresa. |