Un importante excursus in ordine all’art. 38, comma 1, lett. f), d.lgs. n. 163 del 2006 ed al rapporto tra la dichiarazione resa, sul punto, dall’operatore economico e le valutazioni dell’Amministrazione
08 Novembre 2016
1. La dichiarazione dell'esistenza delle vicende o situazioni elencate nel richiamato art. 38 è strumentalmente preordinata a mettere in grado la stazione appaltante di espletare la “motivata valutazione” (cfr. comma 1) della loro incidenza sulla fiducia, sull'affidamento che essa deve poter riporre, ex ante, nell'impresa partecipante alla gara; pertanto, l'eventuale inadempimento a detto onere collaborativo non è sanzionato ex se, ma in quanto costituisca un effettivo impedimento alla valutazione della stazione appaltante e, dunque, resta privo di conseguenze ove quelle vicende o situazioni risultino aliunde conosciuti dall'appaltante. 2. La sentenza aderisce all'indirizzo giurisprudenziale a mente del quale le condizioni sostanziali e procedurali relative alla partecipazione ad un appalto devono essere definite in anticipo e rese pubbliche con particolare riguardo agli obblighi a carico degli offerenti, affinché questi possano conoscere ex ante esattamente i vincoli procedurali e gli oneri dichiarativi previsti a pena d'esclusione. L'omesso adempimento di un obbligo dichiarativo non espressamente previsto, la cui dichiarazione non sarebbe comunque necessaria a perseguire lo scopo preso in considerazione dalla norma, traducentesi in un'esclusione automatica, lede l'affidamento e la certezza del diritto, e si risolve in una misura sproporzionata e iniqua (cfr., Cons. Stato, ad. plen. n. 19 del 2016). |