Informativa interdittiva antimafia: l' omessa dichiarazione da parte del consorzio è causa di esclusione

Redazione Scientifica
09 Maggio 2017

L'art. 80, comma 5, lett.c) d.lgs. n. 50 del 2016, contenente, secondo il TAR, una descrizione non tassativa...

L'art. 80, comma 5, lett. c) d.lgs. n. 50 del 2016, contenente, secondo il TAR, una descrizione non tassativa da riempire di contenuti, nel sostituire il contenuto dell'art. 38 del d. lgs. n. 163 del 2006, ha apportato significative modifiche anche per quanto attiene ai comportamenti incidenti sulla moralità professionale delle imprese concorrenti, rispetto ai quali persiste in capo alla Stazione appaltante un margine di discrezionalità, il cui corretto esercizio va valutato in relazione alla fattispecie concreta.

Nel caso di specie, il TAR ha ritenuto che l'omessa dichiarazione da parte di un consorzio dell'avvenuta estromissione dalla compagine di una consorziata destinataria di un'informativa interdittiva antimafia costituisca causa di esclusione. A tale conclusione è pervenuto considerando, per un verso, la particolare attenzione del legislatore nei riguardi dei legami societari, atteso che la normativa antimafia ha esteso le relative verifiche anche alle imprese socie di società consortili, ai consorzi, ai consorzi cooperativi, e tenuto conto, per altro verso, dell'onere per il concorrente [art. 80, co. 5, lett. c)] di dichiarare le informazioni rilevanti ai fini del corretto svolgimento della procedura di selezione.

Ha, altresì, precisato che la eventuale “sterilizzazione” degli effetti dell'informativa interdittiva a carico di una consorziata, rispetto al Consorzio, come previsto dall'art. 95 del Codice antimafia, opera su di un piano differente rispetto a quello relativo alla rilevanza della nuova causa di esclusione di cui al richiamato art. 80.

Sicché, l'adozione della misura di self-cleaning deve essere resa noto immediatamente alla P.A. procedente già al momento della presentazione della domanda di partecipazione, al fine di consentire alla stessa di effettuare le proprie valutazioni, nonché i necessari controlli sul possesso dei requisiti di ordine morale e professionale.

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