Principio di rotazione nella procedura negoziata (art. 57, comma 6, d.lgs n. 163 del 2006)

Redazione Scientifica
13 Aprile 2017

Dopo avere ricostruito i diversi (talvolta antitetici) orientamenti giurisprudenziali circa il principio di rotazione...

Dopo avere ricostruito i diversi (talvolta antitetici) orientamenti giurisprudenziali circa il principio di rotazione di cui art. 57, comma 6, d.lgs n. 163 del 2006, il Consiglio afferma che non è candidabile ad una procedura negoziata l'affidatario uscente tutte le volte in cui abbia già beneficiato di una deroga anticoncorrenziale, aggiudicandosi un appalto al di fuori di una procedura di gara, e pretenda di continuare a sfruttare quella medesima deroga candidandosi ed aggiudicandosi anche il nuovo appalto, sempre senza gara. Al riguardo è ragionevole che il principio di rotazione imponga che la prima deroga, al meccanismo della gara e al pieno espandersi della concorrenza, sia bilanciata da una regola di non immediata (ri)candidabilità.

Una simile declinazione, secondo il Consiglio, è la sola in grado di dare senso e sostanza (e non solo apparenza) al principio di rotazione e può, oltre tutto, avere un effetto dissuasivo nei confronti delle non infrequenti pratiche di affidamenti senza gara ripetuti nel tempo.

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